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Diga distrutta in Ucraina, il bilancio del disastro: allagamento mai visto

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Un bilancio che sa tanto di disastro, l’ennesimo dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina nel febbraio 2022. I servizi di soccorso ucraini hanno evacuato più di 2 mila persone dalle aree colpite dalla distruzione della diga di Nova Kakhovka, nel Sud dell’Ucraina, il cui straripamento ha sommerso circa 600 chilometri quadrati. Il capo dell’amministrazione militare di Kherson, Oleksandr Prokudin, ha spiegato che il livello medio dell’acqua nella parte del fiume Dnepr a Sud della diga è arrivato a di 5,61 metri. Dei 600 chilometri quadrati allagati il 32% si trova sulla sponda occidentale del Dnepr, che è sotto il controllo del governo di Kiev. Il restante 68% si trova sulla sponda orientale, occupata dalla Russia. Il fiume Dnepr taglia in due la provincia di Kherson. 

 

 

La nuova centrale idroelettrica di Kakhovka, di cui faceva parte la diga distrutta, si trovava sulla sponda orientale del fiume ed è quindi sotto il controllo russo. Intanto, l’agenzia di stampa russa Tass, citando i servizi di emergenza nella parte meridionale occupata della regione ucraina di Kherson, ha riferito che fino a 14 mila abitazioni risultano allagate e che sono quasi 4.300 le persone evacuate. Si parla anche di almeno tre persone morte per annegamento dopo l’inondazione d’acqua.

 

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