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Papa Francesco, ombre sulla missione di pace. "So che Putin..."

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Vladimir Putin "non vuole incontrare né il cardinal Zuppi, né papa Francesco". L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, spiega perché la missione di pacere del Vaticano che ha incontrato il favore di Kiev non trova la stessa accoglienza a Mosca. Ospite di ’Start’ a Sky Tg24, l'ambasciatore afferma che "i nostri sono approcci differenti", ha proseguito il diplomatico, assicurando che "l’Ucraina vuole partecipare alle iniziative della Santa Sede per la pace" ma anche incoraggiando il Pontefice "a essere il più vicino possibile alla visione" di Kiev. Yurash, che ha detto di apprezzare sinceramente lo sforzo di pace della Santa sede, si è augurato di vedere "di nuovo il cardinale Zuppi a Kiev, magari dopo la visita in altre capitali europee. Siamo pronti a continuare i negoziati con lui o qualsiasi altra autorità".

 

L'inviato del Papa è volato in Ucraina per una missione conoscitiva, e dal Vaticano è trapelato che si sta lavorando per un viaggio analogo in Russia. Il cardinale Matteo Zuppi ha visitato Bucha, e ha avuto diversi faccia a faccia con esponenti delle istituzioni locali. La Santa Sede ha sottolineato che i risultati dei colloqui avuti dal presidente della Cei con i vari rappresentanti civili e religiosi "nonché l’esperienza diretta dell’atroce sofferenza del popolo ucraino a causa della guerra in corso, verranno portati all’attenzione del Santo Padre" e saranno senz’altro "utili per valutare i passi da continuare a compiere sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per una pace giusta e duratura". 

 

"Mi sembra importante che il cardinale Zuppi sia andato a Kiev e possa venire anche qui a Mosca, quando sarà. Molto importante. Non era affatto scontato", afferma invece in un’intervista al Corriere della Sera, Paolo Pezzi, 62 anni, arcivescovo di Mosca."«Certo adesso, con queste azioni che si ripetono da una parte e dall’altra, ogni dialogo possibile appare difficile, tutto sembra volgere al peggio. Però ho imparato a guardare in positivo anche i più piccoli segni di speranza",  osserva. Si può aprire una strada, insomma, e fondamentale sarebbe la visita dell'emissario del Papa in Russia: "Che possa essere ascoltata una proposta anche da Mosca mi sembra molto importante". Sull’ipotesi che Zuppi possa incontrare Putin, l’arcivescovo conclude: "Il portavoce del Cremlino ha detto che non era previsto, ma se questo significhi che non accadrà, non lo so".

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