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Guerra Ucraina, distrutta la diga di Kakhovskaya: si teme l'inondazione devastante

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Potenziale disastro in Ucraina. Le forze di occupazione russe hanno fatto saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya, a monte del Dnepr, nell’area di Kherson, e dal bacino è iniziata la fuoriuscita incontrollata di acqua: a riferirlo è l’agenzia ucraina Unian che ha pubblicato un filmato che mostra i gravi danni subiti dalla struttura, che mettono la valle del Dnepr a rischio di gravi inondazioni. Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione statale regionale di Kherson, ha già annunciato l’evacuazione dei residenti della riva destra del Dnepr. Non è possibile evacuare la popolazione della riva sinistra che è occupata. Secondo quanto riporta la Tass, il sindaco di Nova Kakhovka, Vladimir Leontiev, ha confermato i danni causati dagli attacchi notturni alla centrale idroelettrica. Stando alle dichiarazioni del primo cittadino non è ancora necessario evacuare gli abitanti della città che, comunque, si sta preparando al peggio. 

 

 

“La distruzione da parte della Russia della diga Nova Kakhovka nel sud dell’Ucraina rappresenta un ecocidio, ma si sta lavorando per garantire la sicurezza dei residenti locali” le parole su Telegram di Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

 

In realtà la parziale distruzione della centrale idroelettrica è stata causata dai bombardamenti delle truppe ucraine: è questa l’accusa del capo del governo della regione di Kherson (sponda russa), Andrey Alekseenko, secondo cui la situazione è sotto controllo e non vi è alcuna minaccia per la vita delle persone, visto che le autorità controllano il livello dell’acqua nel fiume, che è comunque salito di 2,5 metri rispetto al normale. Il solito rimpallo di accuse della Russia che si verifica dopo ogni evento devastante o bombardamento in Ucraina.

 

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