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Russia, gli ucraini tentano l'invasione. Il governatore di Belgorod incontra i ribelli

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L'epicentro della guerra in Ucraina negli ultimi giorni sembra essersi spostato in territorio russo, a Belgorod, città a 80 chilometri da Kharkiv, bersaglio di attacchi ucraini e di tentativi di sfondamento da parte delle forze armate di Kiev. Nelle ultime ore la situazione è precipitata anche per l'attività di sabotatori, ucraini o russi filo-ucraini, che hanno preso prigionieri e chiesto al governatore locale un incontro. Vyacheslav Gladkov, questo il nome dell’amministratore della città russa, si è detto "pronto a incontrare i sabotatori ucraini al checkpoint di Shebekino (come chiesto dai partigiani della Legione Libertà della Russia in un video su Telegram, ndr) per salvare i prigionieri russi, se sono ancora vivi".

 

Il gruppo filo-Kiev ha catturato due soldati delle truppe di Mosca: "Ho visto l’appello di mascalzoni, assassini e fascisti che presumibilmente vogliono incontrarmi, offrendo una conversazione sui prigionieri - ha detto il governatore - se sono vivi, dalle 17 alle 18 al checkpoint di Shebekino, garantisco la sicurezza".  Intanto il ministero della Difesa russo ha reso noto che le forze armate e il servizio di frontiera dell’Fsb (i servizi segreti interni della Russia) hanno rilevato e sventato un tentativo di "sabotatori" di penetrare nell’area di Novaya Tavolzhanka, sempre nella regione russa di Belgorod. Lo riporta la Tass. "Il nemico è stato colpito dall’artiglieria e si è disperso e ritirato", spiegano i vertici militari di Mosca. Novaya Tavolzhanka è uno dei villaggi più grandi del distretto di Shebekino che da questa mattina è oggetto di bombardamenti da parte degli ucraini.

 

La guerra è entrata di fatto in modo prepotente in Russia, dopo settimane di attacchi e incursioni a Belgorod come a Mosca, dove edifici residenziali ma anche il Cremlino sono stati attaccati da droni. Una escalation fuori dal territorio ucraino che potrebbe essere destinata a modificare il rapporto tra Kiev a i Paesi occidentali. Il governo belga ad esempio ha fatto sapere che chiederà a Kiev chiarimenti sull'uso di armi di fabbricazione belga da parte di gruppi armati anti-Putin in territorio russo. 

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