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Guerra in Ucraina, la Russia detta le condizioni di pace su Nato, Ue e territori

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Per raggiungere una pace «giusta e duratura», l’Ucraina deve tornare a uno status «neutrale» e «rifiutarsi di aderire alla Nato e all’Unione europea». Inoltre «vanno riconosciute le nuove realtà territoriali che si sono sviluppate a seguito della realizzazione del diritto dei popoli all’autodeterminazione». A snocciolare la lista delle richieste al nemico è il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Galuzin, in un’intervista alla Tass. Il vice di Lavrov ha ribadito che gli obiettivi della cosiddetta «operazione militare speciale» in Ucraina sono «la protezione degli abitanti del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina e l’eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia provenienti dal suo territorio». 

 

 

«Allo stesso tempo, siamo convinti che un accordo sia possibile solo se cessano le ostilità delle forze armate ucraine e la fornitura di armi occidentali», ha spiegato il funzionario di Mosca, chiedendo garanzie sui diritti dei cittadini di lingua russa e delle minoranze. Difficilmente il governo guidato da Volodymyr Zelensky accetterà tali condizioni poste, volendo in primis riconquistare i territori occupati dopo il 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione russa.

 

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