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Ucraina, Putin e Prigozhin obiettivi numero uno della lista della morte

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Il presidente russo Vladimir Putin e il fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin: sono questi i nomi eccellenti in pole position nella lista ucraina delle persone da uccidere. Obiettivi che gli uomini di Kiev stanno attivamente perseguendo, come ha rivelato il numero due degli 007 ucraini, Vadym Skibitsky, in un’intervista al tedesco Die Welt. Certo, la missione di fare fuori il leader del Cremlino non è facile e il soggetto è ben consapevole di essere una preda ambita, «rimane rintanato» ma «ora sta cominciando a tirare fuori la testa», ha spiegato Skibitsky, sottolineando tuttavia che anche quando appare in pubblico non si è mai sicuri che «sia davvero lui». 

 

 

La voce dell’uso di sosia da parte di Putin per evitare rischi e sviare minacce è nota quanto inaccertabile. Detto ciò, lo stesso presidente russo «nota che ci stiamo avvicinando sempre di più a lui», ha sostenuto il numero due degli 007 ucraini. All’inizio del mese, una settimana prima della Giornata della Vittoria, ricorrenza molto sentita in Russia, due droni hanno attaccato il Cremlino: sono stati abbattuti ma i detriti hanno fatto qualche danno senza tuttavia fare feriti. Putin non era presente nella residenza, si è affrettato a specificare il portavoce Dmitri Peskov, accusando Kiev di aver pianificato un attentato terroristico alla vita del presidente. 

 

 

Putin non teme solo gli ucraini, ma ha «paura di essere ucciso dalla sua stessa gente», ha inoltre aggiunto Skibitsky, assicurando che la lista degli obiettivi di Kiev è lunga: «Tutti dovranno rispondere delle proprie azioni». Tra questi, oltre a Prigozhin, ci sono il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, il capo di stato maggiore Valery Gerasimov, i comandanti delle unità russe schierate nella guerra in Ucraina, ma anche il leader ceceno Ramzan Kadyrov, anche se quest’ultimo si è «reso conto che strategicamente il regime di Putin ha già perso».

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