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Ucraina, attacco in territorio russo a Belgorod: chi c'è dietro. Scambo di accuse

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La guerra delle informazioni parallela a quella sul campo tra Russia e Ucraina dopo la presa di Bakhmut si sposta sull'attacco alla regione russa di Belgorod. Secondo il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, un "gruppo di sabotatori" dell'esercito ucraino è penetrato nel distretto di Graivoron, nella regione di Belgorod al confine con l'Ucraina. "Lo scopo del sabotaggio ucraino nella regione di Belgorod è quello di distogliere l'attenzione dalla situazione nella direzione di Bakhmut", ha sottolineato da Mosca il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov secondo quanto riporta la Tass, aggiungendo che il presidente russo, Vladimir Putin è stato informato del tentativo di incursione.

 

"Il ministero della Difesa, l'FSB (i servizi segreti interni russi, ndr) e il servizio di frontiera hanno riferito a Putin di un tentativo da parte di sabotatori ucraini di irrompere nella regione di Belgorod", ha detto Peskov. "Le forze russe stanno lavorando per espellere il gruppo di sabotatori ucraini dal territorio della Federazione Russa e distruggerlo. Ci sono abbastanza forze e mezzi", ha assicurato il portavoce.

 

Versione che viene rigettata in toto dall'Intelligence ucraina: "È condotta esclusivamente da miliziani russi l’operazione in corso nella regione russa di Belgorod",  sostiene il rappresentante degli 007 di Kiev, Andriy Yusov, citato dalla stampa ucraina. "Oggi il Corpo dei Volontari Russi e la Legione Libertà di Russia, composta da cittadini della Federazione Russa, hanno iniziato un’operazione per liberare questi territori della regione di Belgorod dal cosiddetto regime di Putin e respingere il nemico al fine di creare una certa zona di sicurezza per la protezione della popolazione civile ucraina", ha detto Yusov. Secondo Mosca, invece, l’operazione è condotta da «sabotatori ucraini» che non sono riusciti a ritirarsi in Ucraina.

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