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Drone sulla base aerea di Sebastopoli: abbattuto. Escalation in Crimea

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La guerra dei droni si intensifica. Dopo il clamoroso attacco al Cremlino l'attenzione torna a spostarsi sulla Crimea, teatro di nuove offensive ucraine a basi, depositi e infrastrutture energetiche della penisola annessa dai russi. Le autorità filorusse della Crimea hanno affermato che un drone è stato abbattuto vicino a una base aerea. È l’ultimo di una serie di incidenti negli ultimi giorni. "Un altro attacco a Sebastopoli. Verso le 18 (ora italiana) le forze di difesa aerea hanno distrutto un dispositivo aereo senza pilota nell’area dell’aeroporto di Belbek", ha detto su Telegram il governatore di Sebastopoli insediato da Mosca Mikhail Razvozhayev. 

 

Due giorni fa un drone aveva provocato un incendio scoppiato in un deposito di carburante nel villaggio russo di Volna. Nelle prime ore di sabato mattina, un attacco di droni aveva provocato un incendio in un serbatoio di carburante nel porto di Sebastopoli, la base principale della flotta russa del Mar Nero. 

 

Intanto si registrano accuse incrociate tra ucraini e russi sull'attacco al Cremlino. Sul tema è intervenuto anche il capo della brigata Wagner, il gruppo di mercenari in azione in Ucraina (e in varie zone del mondo) come braccio armato di Putin. "L’impiego di armi nucleari in risposta a un drone è ovviamente escluso", ha affermato il comandante dei mercenari Wagner, Evgheny Prigozhin, rilanciato dal Kyiv Post. "Facciamo la figura dei clown che minacciano una bomba nucleare in risposta a un drone da bambini", ha aggiunto.

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