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Cosa ha causato la guerra in Ucraina, Nicolai Lilin accusa: "Di chi è la colpa"

Giada Oricchio
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Un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Centinaia di migliaia di vittime, combattimenti feroci e resistenza. Propaganda e minacce. Sempre sull’orlo di un conflitto mondiale. Nicolai Lilin, scrittore di origine russa naturalizzato italiano, ha rilasciato un’intervista al magazine online “Mowmag.com” e ancora una volta ha dato una chiave di lettura diversa da quella occidentale sul conflitto: “Sulla questione di aggredire altri Paesi, questa è un’altra visione tutta nostra occidentale. Per noi, giustamente, l’Ucraina è un Paese come gli altri. Per i russi, invece, è una parte della Russia”.

Secondo Lilin, gli elettori di destra, più sensibili al patriottismo e all’appello ai valori tradizionali, si sentono traditi dall’atlantismo della premier Giorgia Meloni e alle prossime elezioni non prenderà gli stessi voti: “Lei inizialmente sosteneva Putin, poi è arrivata al potere e ha dovuto fare una giravolta a 360 gradi, e direi anche a 90 gradi di fronte all’America, e così ora abbiamo una che svolge il suo incarico negli interessi dei poteri forti. Ma io nei suoi confronti ho anche stima, è la prima donna capo del governo. Non vorrei trovarmi al suo posto, però. Non riesco a immaginare che tensione debba subire. Sul piano della fredda analisi, sta commettendo errori enormi, ma li commette chiunque sta nello schieramento a guida anglosassone”.

Lo scrittore ha spiegato nel dettaglio perché Putin distingue “governo nazista” di Kiev da “popolo ucraino”: “Quando parliamo di popolo ucraino anche noi occidentali facciamo confusione. Quale aiutiamo? Quello dell’est, del Donbass? O quello delle zone centrali, che sta fra due fuochi? O quello a ovest, che sogna di diventare europeo?”.

Nicola Lilin ha ribadito che la guerra in Ucraina è colpa dei governi di Kiev incapaci di gestire la multietnicità interna: “Il fatto che il governo ucraino abbia fatto massacrare il proprio popolo nel Donbass dal 2014 a oggi, visto dai russi e da Putin, viene interpretato attraverso la loro visione della storia - ha dichiarato a Mowmag -. Loro vedono degli ucraini nazisti che massacrano dei loro fratelli russofoni, e quindi, pensano, entriamo dentro e li facciamo a pezzi. Putin con questo discorso ha parlato al proprio elettorato. Biden invece in Ucraina non ha parlato a noi occidentali o agli ucraini, ma ai cinesi. Ha fatto capire loro che non devono impegnarsi per nessuna soluzione pacifica: la guerra deve essere portata avanti fino a quando non verranno raggiunti gli obbiettivi degli Stati Uniti”.

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