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“Bombe degli Usa per distruggere Nord Stream”. La rivelazione di Seymour Hersh

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Ritorna alla luce l’esplosione registrata sul gasdotto Nord Stream, la conduttura che avrebbe dovuto portare il gas dalla Russia alla Germania. A dare una possibile spiegazione del danno è Seymour Hersh, 85enne giornalista americano, che ha vinto il premio Pulitzer per lo scoop sul massacro commesso nel 1969 da truppe americane nel villaggio vietnamita di My Lai. L’ex firma del New York Times punta il dito contro gli Stati Uniti: “Nel settembre 2022 sommozzatori della U.S. Navy avrebbero deposto bombe per sabotare e distruggere il gasdotto Nord Stream 2 nel mar Baltico. Le forze della Marina militare americana avrebbero condotto l’operazione clandestina sotto la copertura di Baltops 22, un’esercitazione navale della Nato nella regione”.

 

 

Come riferisce Repubblica a Hersh viene imputato di aver citato una sola fonte non identificata. La Casa Bianca ha definito la rivelazione “completamente falsa, una completa invenzione”, difendendo la posizione del presidente Joe Biden. Dagli Usa è arrivata una pioggia di smentite. “Gli Stati Uniti non sono stati coinvolti nell’esplosione del Nord Stream” dicono dal Pentagono. “Le accuse sono assolutamente false”, sottolinea il portavoce della Cia. Le autorità svedesi e danesi hanno stabilito che l’esplosione è stata un atto di sabotaggio dopo una serie di indagini. Resta da capire chi sia il responsabile, con una parte dell’Occidente che ha dato la colpa alla Russia, con un’azione di auto-sabotaggio per poi dare la colpa alla Nato.

 

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