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Zelensky vuole i Leopard: "Dateci i carri armati". Ma la Germania non decide

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato la Germania a fornire a Kiev i carrarmati Leopard. "I tank occidentali e moderni sono uno degli elementi più importanti per la vittoria dell'Ucraina" ha detto Zelensky in un video. Il conflitto tra Ucraina e Russia continua senza sosta: oggi in Germania, nella base di Ramstein, è andato in scena il nuovo vertice del gruppo di contatto per l'Ucraina a guida Usa, per coordinare ulteriori aiuti militari. È l'ottavo incontro del gruppo che raccoglie circa 50 Paesi, tra alleati Nato e altri partner. "È un momento decisivo per l'Ucraina e per tutto il mondo", ha detto il segretario della Difesa americano Lloyd Austin, aprendo la riunione a Ramstein. "Ci incontriamo in un tempo molto difficile e turbolento, ma percepiamo qui determinazione e l'unità". Per il leader ucraino Zelensky, intervenuto in apertura, "non c'è più tempo". "Ogni arma conta", ha aggiunto. La replica russa è arrivata subito la replica russa: il Cremlino mette in guardia dalle conseguenze negative della decisione di fornire carri armati pesanti all'Ucraina, con il rischio di un coinvolgimento diretto della Nato, dice il portavoce Peskov, secondo cui "i carri armati occidentali non cambieranno nulla sul terreno".

La pressione è tutta sulla Germania perché i tedeschi sembrano gli unici ad avere remore nel fornire i tank a Kiev e si ostinano a negare agli altri Paesi l'ok all'esportazione dei Leopard 2. Tanto che la Polonia ha minacciato che se la Germania continua a mettersi di traverso, fornirà i carri anche senza il permesso. Berlino fa sapere che ha lasciato la porta aperta sulla possibilità di consentire agli alleati di rifornire l'Ucraina di moderni carri armati di fabbricazione tedesca, affermando che la questione "diventerà chiara nelle prossime ore".

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