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Tajani: "Bolsonaro non ha chiesto la cittadinanza italiana". Ma sui figli è mistero

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 «Jair Bolsonaro non ha mai chiesto la nostra cittadinanza». A dichiararlo - intervenendo su Radio Anch’io è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Ci sono leggi che autorizzano la cittadinanza, ci sono persone che hanno diritto di diventare cittadini italiani se lo chiedono», ha affermato, ricordando poi in merito alla situazione in Brasile, che «il governo ha condannato immediatamente con grande fermezza ciò che è accaduto».

Secondo un reportage del magazine brasiliano Istoé, ripreso dal Corriere della Sera, l’ex presidente brasiliano Bolsonaro sta premendo sul governo italiano per ottenere la cittadinanza nella «patria del suo antenato Vittorio Bolzonaro emigrato in Brasile a fine Ottocento». A detta di Istoé, infatti, Bolsonaro - al centro di alcune inchieste - intende trasferirsi nel nostro Paese allo scopo di evitare di finire in prigione ritenendo che «le autorità brasiliane non sarebbero in grado di estradarlo da un Paese europeo».

Sul tema le forze d'opposizione hanno chiesto un'informativa del governo: «Bolsonaro - ha detto Angelo Bonelli di Avs - avrebbe chiesto la cittadinanza italiana presso l’ambasciata di Brasilia, come anche i due figli, Edoardo e Flavio. Sarebbe un grande problema per l’Italia. Davanti ai fatti accaduti e che tutti condanniamo, non ci può essere alcuna incertezza, non si dia la cittadinanza a Bolsonaro su cui pendono procedimenti giudiziari da parte della giustizia brasiliana», ha aggiunto. Il dem Federico Fornato ha auspicato «un intervento più netto da parte del nostro governo, soprattutto nella solidarietà al presidente. Il Pd - ha sottolineato - chiede che il governo riferisca in Parlamento sulla vicenda. È necessario che dal Parlamento italiano arrivi una forte solidarietà alla democrazia e al popolo brasiliano».

Sulla stessa linea si è espresso Benedetto Della Vedova di +Eu: «A due anni da quanto accadde a Washington, assistiamo a nuovi fenomeni inquietanti che danno l’idea di come alcune leadership della destra sovranista stiano negando l’alternanza e diano vita al fenomeno dei negazionisti dei risultati elettorali. Un fatto preoccupante che per ora riguarda il continente americano ma che tutte le democrazie devono guardare con grande preoccupazione. Italia e Unione eurpea - ha proseguito - devono prendere una posizione risoluta». Andrea Quartini (M5s) ha chiesto infine che il Parlamento italiano esprima «una posizione netta in cui si appoggia senza dubbi il presidente Da Silva che è espressione della democratica».

Ora arriva la smentita di Tajani, che però non cita la questione dei figli. Su di loro resta il mistero.

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