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Guerra, il drone ucraino fa esplodere la base aerea russa. Putin: "Aperti a negoziati

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Natale sotto le bombe alle porte dell'Europa tra nuovi allarmi aerei e il botta e risposta tra Ucraina e Russia. "Non siamo noi a rifiutare le trattative, ma è Kiev", fa sapere il presidente Putin. Nel frattempo, dopo i violenti attacchi a Kherson, all'alba del 26 dicembre tre soldati russi sono stati uccisi dalla caduta di un drone nella regione di Saratov nel corso di un attacco a una base militare russa, lontana dal fronte. Il mezzo, riferiscono i media russi, sarebbe stato abbattuto dalla difesa antiaerea senza danneggiare l'aviazione. Le tre persone sono morte quando il relitto del drone ucraino è caduto vicino all'aeroporto militare, ha fatto sapere il ministero della Difesa.

A poche ore dal discorso di Putin, che definisce la Russia pronta alla trattativa, parla anche il falco Medvedev. La Russia compirà "ogni sforzo" per far sì che "il regime di Kiev cessi di esistere" dichiara il vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, in un lungo intervento pubblicato da Rossiyskaya Gazeta. "Oggi, nessuno tranne noi può farlo. Iniziare l'operazione speciale è stata una decisione difficile ma necessaria", perché "non si trattava solo di proteggere le repubbliche fraterne del Donbass, ma anche di garantire la sicurezza e la sovranità della stessa Russia", sottolinea l'ex presidente russo.

Nel frattempo la Russia fa anche sapere di essere pronta a riaprire il gasdotto Yamal verso l'Europa. Lo dice in un'intervista alla Tass il vice premier russo Alexander Novak aggiungendo che nonostante la guerra il mercato europeo rimane "aperto" per il Gnl russo.

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