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Parte la corsa alle armi dell'Ue. Borrell: “Scorte militari vulnerabili ed inadeguate”

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L’Europa deve fare di più sulle armi. A dirlo senza troppi giri di parole e con buona pace dei pacifisti è l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel corso del suo intervento alla conferenza annuale dell’Agenzia europea per la difesa: “Il sostegno all’Ucraina ha evidenziato che le nostre scorte militari sono vulnerabili e inadeguate, mentre la nostra catena di approvvigionamento non è abbastanza pronta. Sulla spesa militare stiamo facendo meglio di prima ma non ancora abbastanza, specialmente nella cooperazione tra i Paesi Ue e per questo abbiamo bisogno di affrontare i rischi immediati e dobbiamo spendere di più insieme”.

 

 

“Lo scorso anno - ha spiegato ancora Borrell - la spesa nella difesa in Europa ha raggiunto i 214 miliardi, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente e dal 2014 abbiamo iniziato ad aumentare la spesa. Tuttavia, in rapporto al Pil, questa cifra rappresenta circa l’1,5%. L’aumento della spesa militare non è uniforme, con alcuni Stati membri che hanno incrementato la loro spesa del 20%, in alcuni casi addirittura del 40%, ma l’aumento medio è del 6%”. 

 

 

L’esponente della Ue si è poi soffermato sulla guerra tra Russia ed Ucraina e i possibili sviluppi: “A dieci mesi dall’inizio della tragica invasione dell’Ucraina vediamo che la Russia sta bombardando sistematicamente tutte le infrastrutture critiche. Ha provato a conquistare il territorio ma è stata respinta. Dunque ora sta semplicemente distruggendo il Paese, bombardando qualsiasi cosa funzioni, principalmente le infrastrutture per l’elettricità e la fornitura d’acqua per lasciare milioni di persone al freddo e al buio. La strategia della Russia - ha concluso Borrell - può essere considerata un crimine di guerra perché mira alla popolazione, senza combattere alcun esercito. In questo contesto, la nostra priorità è quella di sostenere l’Ucraina con armi, munizioni, addestramento di soldati, sostegno militare e finanziario”.

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