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Ucraina, accusa dell'ambasciatore della Russia: “L'Italia ha mandato uomini in guerra”

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“Non è escluso che, oltre alle armi, l’Italia abbia inviato uomini a combattere in Ucraina a fianco delle truppe di Kiev”. A lanciare l’accusa al nostro Paese è l’ambasciatore russo in Italia, Sergei Razov, nel corso di una intervista rilasciata a Oval Media a margine del Verona Eurasian Economic Forum che si è tenuto il 27-28 ottobre 2022 a Baku e rilanciata dall’account Twitter dell’ambasciata di Mosca a Roma. “In otto anni sono state uccise 14mila persone nel Donbass e questi sono i motivi per cui, come ha spiegato il presidente Vladimir Putin, abbiamo dovuto iniziare l’operazione militare speciale”, ha spiegato Razov dicendo che “forse anche italiani” erano impegnati nel Donbass. “Sono un modesto ambasciatore della Federazione russa, mi trovo da migliaia di chilometri da quel posto, non sono stato in Donbass, ma posso assicurare come ha detto Putin che il Donbass fa parte dei territori russi. Qualsiasi conflitto deve prima o poi finire con un accordo di pace, ma che forma avrà questo accordo lo vedremo in futuro” ha concluso l’ambasciatore.

 

 

Che già aveva parlato del governo Meloni negli scorsi giorni: “Il presidente Putin si è congratulato con Giorgia Meloni per l’incarico, il ministro degli Esteri Lavrov ha fatto le congratulazioni al ministro Tajani. I presidenti delle due camere del Parlamento russo hanno inviato delle congratulazioni ai loro omologhi italiani augurandogli successo. È la scelta del popolo italiano e lavoreremo con quel governo che rappresenterà l’Italia. Collaboreremo, se la volontà sarà reciproca”.

 

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