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Guerra Russia-Ucraina, “linea rossa da non oltrepassare”. Armi a lungo raggio e il rischio nucleare

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La fornitura da parte dell’Occidente all’Ucraina di armi a lungo raggio o più potenti diventeranno una linea rossa per la Russia. Ad annunciare il nuovo ‘confine’ dell’escalation è Aleksei Polishchuk, direttore del secondo dipartimento per la Csi presso il ministero degli Esteri russo. «Per quanto riguarda le linee rosse, le abbiamo già definite», ha dichiarato il funzionario di Mosca, «prima di tutto, si tratta della consegna a Kiev di armi a lungo raggio o più potenti». In precedenza, anche l’attacco a infrastrutture come il Ponte di Kerch, in Crimea, colpito ieri da un’esplosione in cui sono morte tre persone, era stato indicato come una linea rossa a Mosca.

 

 

Nel frattempo l’esplosione del ponte di Kerch ha portato ad ingenti danni. A svelarli è l’ultimo rapporto dell’intelligence militare britannica: «Il transito sul ponte risulta gravemente daneggiato. Due delle quattro carreggiate sono crollate in più punti per una lunghezza di circa 250 metri. È quasi certo che il transito di alcuni veicoli è ripreso sulle altre due carreggiate, ma la capacità complessiva sarà gravemente danneggiata. L’entità dei danni al transito è incerta, ma qualsiasi grave interruzione della sua capacità avrà probabilmente un impatto significativo sulla già complessa capacità della Russia di sostenere le sue forze nell’Ucraina meridionale».

 

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