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"Von der Leyen chiarisca sugli sms a Pfizer". La Lega solleva il caso al Parlamento Ue

Dario Martini
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La Lega torna a chiedere trasparenza sul caso dei messaggi scambiati tra la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il ceo di Pfizer, Albert Bourla. Lo ha fatto con un intervento in aula dell'eurodeputato Marco Campomenosi. "Io credo sia venuto il momento - ha detto il leghista - che la Commissione abbia un mandato pieno se si occupa di Covid, che possa chiedere cosa sia successo a Wuhan, per fare in modo che la stessa Commissione europea sia più trasparente. Perché non esiste che noi scopriamo che la Commissione aveva finanziato il centro di Wuhan solo grazie a Wikileaks di Assange, non esiste che noi non possiamo vedere i contratti se non con tante parti cancellate e non esiste che alle nostre interrogazioni von der Leyen risponda che sugli sms all'amministratore di Pfizer non ha nulla da dire quando invece il Mediatore europeo e la Corte dei conti hanno criticato e censurato fortemente la Commissione. Esigiamo risposte trasparenti".

 

 

 

 

Tra l'altro, è di pochi giorni fa la notizia che il numero uno di Pfizer, Albert Bourla, si è rifiutato di comparire in audizione al Parlamento europeo. La belga Kathleen Van Brempt, presidente della commissione speciale che indaga sugli acquisti dei vaccini contro il Covid, ha espresso "profondo rammarico". L'amministratore delegato del colosso farmaceutico americano era atteso per il 10 ottobre. Sarebbe stata l'occasione perfetta per scoprire cosa c'era scritto negli sms che a inizio 2021 si scambiò con von der Leyen, prima del terzo contratto da 1,8 miliardi di dosi di vaccino.

 

 

 

 

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