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Russia sempre più isolata. La Turchia rifiuta l'annessione dei territori dell'Ucraina

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La Turchia «rifiuta» l’annessione dei nuovi territori ucraini da parte della Russia, come già fatto anche con quella della Crimea. «La Turchia non ha riconosciuto l’annessione della Crimea in seguito al referendum illegittimo del 2014 e ha sempre espresso il suo forte sostegno all’integrità territoriale, all’indipendenza e alla sovranità dell’Ucraina», le parole che filtrano dal ministero degli Esteri di Ankara in un comunicato stampa pubblicato nella notte, dopo la celebrazione a Mosca per l’«ingresso» dei nuovi territori nella Federazione. «Conformemente a questa posizione, adottata dal 2014, respingiamo la decisione russa di annettere le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. Questa decisione, che costituisce una grave violazione dei principi del diritto internazionale, non può essere accettata», si legge nella nota della nazione guidato da Erdogan, in cui i referendum per l’adesione alla Russia sono definiti «illegittimi».

 

 

Già negli scorsi giorni, prima della firma ufficiale dell’annessione, nel corso del colloquio con Vladimir Putin il presidente della Turchia aveva affermato che sono necessarie misure per «ridurre le tensioni e aprire la strada a sviluppi più positivi» e aveva invitato la Russia a «facilitare questo processo. Qualche che invece non avviene con i referendum per l’adesione di quattro regioni dell’Ucraina alla Russia».

 

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