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“Sull'orlo della guerra nucleare”. Dalla Russia l'accusa agli Usa: rischio di conflitto armato diretto

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Dopo quasi cinque mesi di guerra ritorna lo spauracchio della guerra nucleare tra Russia ed Usa. Ad agitare le acque è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: «Washington ed i suoi alleati sono pericolosamente in bilico sull’orlo di un aperto scontro militare con il nostro Paese e ciò significa un conflitto armato diretto tra potenze nucleari». Facendo riferimento alle forniture occidentali di armi al governo di Kiev, la portavoce ha accusato gli Stati Uniti di aver provocato un «aggravamento della crisi ucraina» e, di conseguenza, di aver aumentato i rischi di uno scontro con Mosca. Zakharova ha infine criticato il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, per le dichiarazioni sulla minaccia nucleare posta dalla Russia. È «assolutamente inaccettabile» ritrarre la Russia come un Paese che minaccia gli altri Stati con armi nucleari, le parole della portavoce del ministro Lavrov.

 

 

Nel frattempo il Cremlino ha reso noto che il presidente Vladimir Putin si recherà a Teheran martedì 19 luglio. La notizia che il numero uno di Mosca si sarebbe recato in Iran la prossima settimana era stata anticipata dal capo della commissione economia del Parlamento iraniano, Mohammadreza Pour-Ebrahimi, all’agenzia di stampa iraniana Irna, ma finora la data non era stata resa nota. L’annuncio della visita di Putin a Teheran giunge all’indomani dell’avvertimento Usa secondo cui l’Iran potrebbe fornire droni a Mosca da usare in Ucraina. La visita di Putin in Iran seguirà il viaggio del presidente Usa Joe Biden in Israele e Arabia Saudita questa settimana, in cui il programma nucleare iraniano e le attività di Teheran nella regione saranno un argomento chiave di discussione.

 

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