Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'Ucraina denuncia: in centinaia torturati dai russi. Medvedev minaccia l'Occidente, Lavrov in Turchia per il grano

  • a
  • a
  • a

Nuove parole di fuoco contro gli occidentali sono arrivate dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev. "Mi viene spesso chiesto perché i miei post sono così duri - ha scritto su Telegram l'ex presidente - La risposta è che li odio. Sono bastardi e fanatici. Vogliono la morte per la Russia e finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire". Pronta è arrivata la risposta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha parlato di affermazioni "gravissime e pericolose" che "ci preoccupano fortemente". Il titolare della Farnesina ha affermato che queste sono "parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace".

 

Lunedì la Farnesina ha convocato l'ambasciatore russo Sergey Razov dopo le accuse di dubbia moralità rivolte a media e funzionari italiani da Mosca. La rappresentanza diplomatica russa è tornata ad attaccare i giornali italiani per la ricostruzione fatta dell'incontro tra Razov e il segretario generale del ministero degli Esteri Ettore Sequi, parlando di una resoconto "ingiusto e parziale" che "getta ombra su Mosca".

 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo a un evento online del Financial Times si è detto ancora pronto a colloqui di pace con l'omologo russo Vladimir Putin e ha chiesto alla Cina di usare la propria influenza su Mosca per porre fine alla guerra. Sul fronte diplomatico si muove anche la Turchia che sta giocando un ruolo di mediazione chiave nello sblocco del trasporto del grano via mare. Ad Ankara è già arrivato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov che mercoledì avrà un incontro con l'omologo Mevlut Cavusoglu. Secondo Mosca i due ministri discuteranno anche della ripresa dei negoziati tra la Russia e l'Ucraina, rimasti in stallo.

 

Sul campo prosegue l'offensiva russa nel Donbass. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha affermato che il 97% del territorio di Luhansk è sotto il controllo di Mosca, così come le aree residenziali della città di Severodonetsk. Secondo Shoigu poi ad ora 6.500 soldati Kiev si sarebbero arresi. Pur ammettendo le difficoltà sul terreno, Zelensky ha ribadito che l'obiettivo di Kiev è quello di ottenere il pieno controllo sull'intero territorio del Paese. "L'Ucraina ha dimostrato un coraggio straordinario. Non ci siamo arresi alla Russia e stiamo gradualmente cacciando l'esercito di invasori, che è stato recentemente considerato il secondo più forte al mondo", ha affermato Zelensky.

Intanto l'Ucraina ha accusato l'esercito russo di aver rapito i residenti nella regione di Kherson, nel sud del Paese, e di trattenerli in scantinati attrezzati a "camere di tortura". Lo ha riferito Tamila Tacheva, rappresentante permanente della presidenza ucraina in Crimea, in un briefing. "Sono detenuti in condizioni disumane e sono vittime di torture", ha aggiunto Tacheva. Gli arrestati sono “principalmente giornalisti e attivisti” che hanno organizzato “manifestazioni filo-ucraine a Kherson e nella sua regione” dopo che le truppe russe hanno occupato il territorio, ha dichiarato.

Dai blog