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Omnibus, “crepe in Europa”. Massimo Franco contro i pacifisti: populisti sospetti, quei legami con la Russia...

Luca De Lellis
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“Le sanzioni russe stanno funzionando e lo si capisce da certe forzature usate dalla Russia nel tentativo di dividere un Occidente che senza una spaccatura europea rischia di mordere ancor di più con i suoi provvedimenti”. È questo lo scenario osservato da Massimo Franco nella puntata di Omnibus trasmessa nella mattinata di lunedì 30 maggio su La7. Rispondendo al professor Andrea Margelletti sul tema delle spaccature del fronte occidentale, l’editorialista del Corriere della Sera ha svelato una dinamica di rapporti stretti tra Russia e altri paesi europei: “Indubbiamente esistono delle crepe in Europa, soprattutto sul tema dell’energia. Stiamo cominciando a vedere quali sono i personaggi, i movimenti e i gruppi d’interesse che si muovono oggettivamente in favore della Russia. Vladimir Putin ha costruito nel tempo una rete trasversale di alleanze anche nascoste in Europa, dalla Germania, all’Italia fino alla Francia. In particolare con movimenti di estrema destra e populisti”.

 

 

Poi, rincarando la dose, ha affermato: “Oggi c’è un pacifismo populista molto sospetto che coincide con l’interesse di Mosca di spaccare il fronte occidentale. L’Europa sta mostrando le sue contraddizioni, ma in realtà ha retto molto finora. Io mi aspettavo una reazione molto meno forte, quindi stiamo andando bene. Ma è importante che Volodymyr Zelensky faccia presente queste contraddizioni”. L’andamento attuale della guerra non lascia certo intravedere un futuro roseo per l’Ucraina, ma secondo Franco neanche dalle parti del Cremlino la situazione è delle migliori, per usare un eufemismo: “È chiaro che c’è questa avanzata dell’esercito di Mosca, ma in quadro che resta devastante a livello nazionale per la Russia. Putin può anche distruggere l’Ucraina, ma l’isolamento internazionale resterà”.

 

 

Alla luce di questa analisi, il giornalista ospite della conduttrice Alessandra Sardoni ha chiosato con una bordata alla Russia: “Non dico che sono ottimista, ma bisogna sapere che la Russia ha commesso un errore madornale e, forse, lo sanno anche loro”.

 

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