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Donald Trump, riecco il tycoon. Alla convention difende le armi e annuncia la nuova candidatura

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E' iniziato con un omaggio ai "meravigliosi patrioti" presenti al George R. Brown Convention Center di Houston l'intervento di Donald Trump al grande raduno della National Rifle Association. L'ex presidente, accolto da un'ovazione della platea e dai cori "Usa, Usa, Usa", ha poi chiesto un momento di silenzio per le vittime della strage di Uvalde, mentre leggeva i nomi del 19 bambini e dei due insegnanti uccisi dal 18enne Salvador Ramos.

Ad ogni nome, gli altoparlanti rilanciavano il rintocco di una campana. "Un massacro odioso", compiuto da un "mostro" che è l'incarnazione del "male assoluto", ha detto l'ex presidente, che ha invocato la ricerca di un "terreno comune" per porre un freno alle continue stragi che insanguinano l'America, salvo poi scagliarsi immediatamente contro i "politici cinici che cercano di sfruttare il dolore delle famiglie delle vittime per privarci dei diritti costituzionali". Come quello di acquistare e detenere liberamente armi, la missione della Nra, schierata oggi più che mai a difesa del Secondo Emendamento, che per Trump è "sotto assedio".

Poi, l'attacco diretto al suo successore Joe Biden, che dopo la strage in Texas aveva puntato direttamente il dito contro la "lobby delle armi", chiedendo leggi di "buon senso" per fermarne la diffusione sconsiderata. Quella di Biden è "una retorica divisiva e sbagliata", ha detto Trump, secondo il quale le "leggi della sinistra" non sarebbero servite per prevenire le stragi come quella di Uvalde, opera di "giovani disturbati". Secondo Trump, quello che serve è un cambio di approccio nei confronti del "malessere mentale", verso il quale occorre agire dopo i primi segnali, "invece di voltarsi dall'altra parte".

Ma, soprattutto, secondo la ricetta di Trump, occorre rafforzare la sicurezza delle scuole, con agenti e insegnanti armati, un unico accesso con metal detector agli edifici e porte blindate nelle classi.

"Non è un problema di soldi, ma di volontà", ha detto alla platea che applaudiva. Gli Stati Uniti hanno inviato miliardi di aiuti all'Ucraina, mentre invece "dovremmo fare tutto il possibile per proteggere le nostre scuole".

Poi, nel mezzo del consueto flusso di coscienza che contraddistingue da sempre i suoi interventi politici, ben due accenni a una sua nuova candidatura alla Presidenza. "Quando sarò presidente per la seconda volta mi occuperò di eliminare il male". E ancora, a conclusione del suo intervento, rivolto alla platea, "insieme ci riprenderemo il Senato e la Camera" e poi "insieme ci riprenderemo la Casa Bianca".

Trump era stato preceduto da una serie di interventi, aperti dal ceo della National Rifle Association, Wayne LaPierre, convinto che "negare il diritto degli americani all'autodifesa non è la risposta" a stragi come quella di Uvalde, opera di un "mostro criminale", una manifestazione del "male". La ricetta di LaPierre, la sua proposta di "buon senso", per arginare la violenza insensata come quella che si è manifestata alla Robb Elementary School e in tante altre occasioni è proteggere meglio le scuole, le banche, gli stadi e i palazzi governativi.

Sulla stessa linea Ted Cruz, il senatore del Texas, che dal palco ha affermato che per "tanti americani" la necessità di potersi difendere da soli non è una cosa "astratta", ma "una questione di sicurezza" e "togliere loro le armi non le renderà più sicure", né renderà "più sicura" l'America. Cruz si è quindi scagliato contro le "élite che dominano la nostra cultura", contrarie alla diffusione delle armi, con "risorse illimitate" e un "megafono enorme" nei media. Queste persone, ha detto il senatore texano, possono permettersi un'ideologia che ignora la realtà". La strage di Uvalde, ha ripetuto più volte, è stata l'azione di un "mostro" e una manifestazione del "male".

Fuori dal George R. Brown Convention Center di Houston i manifestanti a favore di un maggiore controllo sulle armi si erano radunati già dalla mattina. A guidare le proteste, Beto O’Rourke, che a novembre sfiderà Greg Abbott per la carica di governatore del Texas e che già all'indomani della strage di Uvalde, nel corso della prima conferenza stampa delle autorità locali e dello stato, si era scontrato duramente con Abbott. "E' colpa tua", l'accusa.

Venerdì, O'Rourke ha pubblicato un tweet lanciando nuove accuse al suo rivale repubblicano. "Non dimenticheremo quello che Abbott ha fatto ai bambini del Texas. Lo sconfiggeremo", ha scritto, pubblicando anche un video nel quale si ricorda la firma, da parte dell'attuale governatore, della controversa legge che permette di acquistare e portare armi liberamente, senza bisogno di controlli, permessi o di un adeguato addestramento.

E per Abbott l'imbarazzo è evidente, confermato dalla decisione di rinunciare a partecipare in presenza alla convention della Nra, come era invece stato annunciato, limitandosi a mandare un videomessaggio pre registrato, nel quale si è difeso, affermando che la strage di Uvalde non è una conseguenza della deregulation vigente in Texas. Ci sono già state leggi che "non hanno fermato i pazzi", ha rimarcato il governatore, che successivamente in una conferenza stampa a Uvalde ha detto di essere stato "fuorviato" e di sentirsi "furioso" per le informazioni "inaccurate" ricevute dalla polizia riguardo all'indagine sulla strage, dalla quale emerge una fallimentare risposta delle forze dell'ordine.

Nel frattempo, mentre a Washington si insegue un difficile, se non impossibile compromesso bipartisan per una legge a livello federale che imponga dei limiti alla diffusione delle armi da fuoco, in tutto il Paese infuria la polemica per la fallimentare azione della polizia di Uvalde.

Nel corso di una drammatica conferenza stampa, Steven McCraw, direttore del dipartimento della Sicurezza del Texas, ha dovuto ammettere i ritardi e le "decisioni sbagliate" prese il giorno della strage. Secondo l'ultima ricostruzione, è ormai confermato che, mentre i bambini erano ancora sotto il fuoco di Salvador Ramos e chiamavano con i loro cellulari la polizia, fuori dalla scuola le squadre speciali erano mantenute in stand by, invece di fare irruzione nell'aula dove si trovavano le giovani vittime.

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