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Iran, assassinato un alto ufficiale dei Guardiani della Rivoluzione. Sospetti sul Mossad per il blitz

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Hossan Sayad Khodaei, alto ufficiale delle forze al Quds dei Guardiani della Rivoluzione, è stato assassinato vicino alla sua casa nel centro di Teheran con cinque colpi alla testa, sparati da uomini armati in motocicletta. Era un ufficiale di altissimo rango nella Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie, che aveva combattuto in Siria e secondo il quotidiano al Wabas era addirittura il vice di Suleimani. I sospetti, anche se non ancora espressi in modo ufficiale, vanno al Mossad, i servizi segreti israeliani, che già nel passato ha condotto operazioni simili con uomini armati su motociclette che sparano usando silenziatori. 

 

 

Quando è stato colpito a morte, Sayad Khodaei si trovava in auto davanti a casa. Le forze di sicurezza sono ora a caccia dei colpevoli fuggiti in moto. Qualche ora prima dell’annuncio della morte di Khodaei, la Guardia iraniana aveva annunciato lo smantellamento di una rete di spionaggio del «regime sionista», come viene chiamato Israele e anche se finora nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’assassinio, né le autorità iraniane hanno accusato nessuno, sui social network prevale la tesi che a commettere l’omicidio siano stati i servizi di Israele. Già nel marzo scorso Teheran ha accusato Israele di aver ucciso due guardie rivoluzionarie vicino a Damasco e giorni dopo ha bombardato un presunto centro di «cospirazione sionista» a Erbil, nel nord dell’Iraq.

 

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