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Dritto e rovescio, la verità di Giuseppe Cruciani: nessuna pace, sarà Joe Biden a decidere quando farla

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Giuseppe Cruciani, conduttore radiofonico de La Zanzara, è come di consueto ospite di Dritto e Rovescio, talk show del giovedì sera che vede Paolo Del Debbio alla conduzione. Cruciani, nell’edizione del 12 maggio, si dice favorevole all’invio di armi all’Ucraina per affrontare il conflitto con la Russia, ma non sarà questa strategia a portare alla pace: “Io non sono così contrario all’invio delle armi, perché le armi servono a segnare la diplomazia, le armi servono a collegare la diplomazia, servono per arrivare a dei risultati. Se tu non hai armi non arrivi da nessuna parte e vieni sopraffatto. La questione non è l’invio di armi, quale tipo di armi o altro, la questione non è questa. Abbiamo scelto di essere sostanzialmente in guerra accanto all’Ucraina, anche se per conto terzi, visto che non abbiamo un soldato e a morire sono i soldati ucraini, noi mandiamo le armi ma a morire sono i cittadini e i soldati ucraini e anche i russi ovviamente. È una guerra un po’ strana, in cui partecipiamo ma non partecipiamo direttamente. Il problema non sono le armi, ormai è chiaro che invieremo all’Ucraina le armi necessarie a non perdere sul terreno.

 

 

“Ma il punto è - ci tiene a sottolineare Cruciani - che al risultato si arriverà quando un signore che si chiama Joe Biden ed un altro signore che si chiama Vladimir Putin si decideranno ad un compromesso. Né Mario Draghi, né Volodymyr Zelensky, né Emmanuel Macron, né la Germania. Questa è la verità da mesi. Fino a quando Biden non deciderà che è il momento di raggiungere un compromesso questa pace non ci sarà. Gli Usa sono impegnati in prima persona in questo conflitto, non sto dando un giudizio di valore, gli Stati Uniti hanno sempre fatto così, sono 60 anni che fanno così, non c’è nulla di male. Siamo da questa parte del mondo e ho appoggiato varie operazioni fatte così dagli Usa, nell’interesse nostro alcune volte, altre era minore. Ma - conclude il giornalista - è questo lo stato delle cose”.

 

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