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L'Aria che Tira, Francesco Borgonovo e la strada per la pace: “Gli Usa devono mediare con la Russia”

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I negoziati tra Russia ed Ucraina vanno avanti con incontri virtuali, senza sostanziali passi avanti da numerose settimane. Nell’edizione del 9 maggio del programma televisivo di La7, L’Aria che Tira, il conduttore Francesco Magnani affronta il tema della comunicazione con il suo ospite, Francesco Borgonovo, vice-direttore de La Verità: “Normalmente per avere un dialogo e per confrontarsi si parla con le persone con cui non si è d'accordo o si hanno delle differenze di vedute, altrimenti si fa la camera dell'eco e, come avviene regolarmente qui in Italia, ci ripetiamo soltanto gli stessi concetti su cui dobbiamo concordare e non abbiamo nessuna visione alternative. Tutto questo vale anche per le trattative. In guerra si parla col nemico se si vuole trattare e la trattativa non è una resa. Il punto è che l'Europa non può più fare da mediatrice, ha preso una posizione molto chiara. Fare da mediatrice tra chi? Tra la Russia e l’Ucraina? Qui i contendenti in campo sono altri, sono la Russia e gli Usa, con la Nato, ma prima di tutto gli Usa”.

 

 

“Fino a che gli Stati Uniti non decidono di sedersi ad un tavolo con Vladimir Putin e decidono di stabilire quali devono essere i confini dell’intervento non se ne esce. Io - sottolinea Borgonovo - continuo a pensare che sia possibile un dialogo. Quello che ha detto oggi Putin fa ben sperare, non sta dicendo di distruggere l’Europa con la bomba atomica come qualcuno preconizzava che avrebbe detto. Sono state fatte delle trattative per far uscire i civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, ci sono quindi spiragli dove si può ancora parlare tra le due forze in campo. È chiaro che se Volodymyr Zelensky parla di lasciare la Crimea ai russi e poi subito dopo Jens Stoltenberg dice che l’Alleanza atlantica non accetterà mai la soluzione sulla Crimea… Quali alleati esattamente? Hanno firmato trattati che non conosciamo? Non mi risulta - conclude Borgonovo - che l’Ucraina sia nella Nato o nell’Unione Europea… Parla a nome di Zelensky? È curioso”.

 

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