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In Onda, “evitata la catastrofe Le Pen”. Federico Rampini gongola per la vittoria di Emmanuel Macron

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Federico Rampini manifesta la felicità di molti potenti dell’Occidente per la vittoria di Emmanuel Macron contro Marine Le Pen nel ballottaggio delle elezioni presidenziali in Francia. L’editorialista del Corriere della Sera è ospite della puntata del 24 aprile di In Onda, talk show condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio, e traccia gli scenari, anche legati alla guerra, dopo il successo del presidente uscente: “Bisogna sottolineare le ricadute internazionali di questa vittoria di Macron, l'Occidente tutto tira un sospiro di sollievo. Ricordo due elementi della candidata Le Pen, in caso di vittoria avrebbe portato via la Francia dal comando militare integrato della Nato, e aveva dei legami noti e mai mai smentiti con Vladimir Putin. Lei ha parlato di una campagna sleale e immagino si riferisse all’attacco durissimo, ma anche efficace, che Macron le ha sferrato durante l’ultimo duello televisivo, quando le ha detto che è debitrice, proprio nel senso economico, di Putin, perché si è fatta prestare dei soldi da una banca russa notoriamente legata al regime. Un’eventuale elezione della Le Pen - dice Rampini - sarebbe stata una catastrofe in piena guerra, avrebbe segnato un indebolimento della Nato, una vittoria per Putin e da questo punto di vista è un pericolo scampato, è il minimo che si possa dare”. 

 

 

Rampini analizza poi i motivi del voto e la grande crescita della sfidante: “Comunque il 42% di voti alla Le Pen sono tantissimi, si apre il problema dell’interpretazione di questo voto, dobbiamo leggere dentro a quel 42% di francesi altrettanti cittadini equidistanti tra l’Ucraina e Putin? Dobbiamo pensare che il 42% dei francesi è anti-americano e anti-occidentale dal voler uscire dalla Nato, oppure c’è piuttosto un disagio economico, il problema dell’inflazione del potere d’acquisto? Sono cose - avverte il giornalista - che riguardano da vicino Mario Draghi e tutti gli altri governanti d’Europa, tutti hanno in casa dei sintomi di disagio economico da interpretare con molta cura mentre cercano di tenere unito il fronte occidentale durante una guerra senza precedenti nel cuore dell’Europa”.

 

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