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Mariupol è la nuova Auschwitz. La denuncia: campo di sterminio, forni crematori mobili per bruciare i corpi

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“Mariupol è diventata la nuova Auschwitz”. Parola del sindaco della città portuale nel sud dell’Ucraina, Vadym Boychenko, che su Facebook ha scritto un post durissimo: “I razzisti hanno trasformato l’intera città in un campo di sterminio. Sfortunatamente l’inquietante analogia sta ottenendo sempre più conferme”. Boychenko ha aggiunto che “questa non è più la Cecenia o Aleppo. Questa è la nuova Auschwitz e Majdanek”. Il sindaco parla di “decine di migliaia” di vittime civili, ricordando che una settimana fa stime in difetto parlavano di cinquemila persone uccise a Mariupol. Nella città vivevano circa 400mila persone, ma alcune erano fuggite prima dell’invasione russa.

 

 

Inoltre i soldati russi stanno usando crematori mobili nella città di Mariupol per “distruggere qualsiasi prova dei loro crimini”. Lo denuncia su Telegram il consiglio comunale della città. “Assassini che coprono le loro tracce. Dopo l’ampia copertura internazionale del genocidio di Bucha, i vertici della Federazione Russa hanno ordinato di eliminare qualsiasi prova di crimini del suo esercito a Mariupol”, si legge nel post.

 

 

Il consiglio comunale di Mariupol ha ricordato che una settimana fa stime prudenti indicavano circa cinquemila morti in città, ma date le dimensioni dell’area urbana, la distruzione, la durata del blocco e la feroce resistenza, decine di migliaia di abitanti della città potrebbero essere caduti vittime degli occupanti. “Il mondo non assisteva a una tragedia come quella che sta affrontando Mariupol dai tempi dei campi di concentramento nazisti. I russi hanno trasformato la nostra intera città in un campo di sterminio. Sfortunatamente, l’analogia raccapricciante si sta facendo sempre più calzante” le parole del primo cittadino della città ucraina.

 

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