
La Lituania caccia l'ambasciatore russo, alta tensione con Vladimir Putin

Il governo lituano ha annunciato l’espulsione dell’ambasciatore russo alla luce dell’invasione dell’Ucraina e, in particolare, della strage di Bucha. «In risposta all’aggressione militare russa contro l’Ucraina sovrana e delle atrocità commesse dalle forze armate russe, compreso l’orrendo massacro di Bucha, il governo lituano ha deciso di abbassare il livello della rappresentanza diplomatica», ha dichiarato ai cronisti il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, «l’ambasciatore della Federazione Russa dovrà lasciare la Lituania».
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Landsbergis ha poi annunciato che sarà chiuso il consolato russo nella città portuale di Klaipeda, dove il 20% dei residenti è di etnia russa. «Quello che il mondo ha visto a Bucha, purtroppo, potrebbe essere solo l’inizio», ha proseguito il ministro, «con la liberazione di altre città, potremmo assistere a nuovi orribili esempi di crimini di guerra». «Non ci vorrà molto perchè seguano misure di rappresaglia», è la reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
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