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Divisioni nell'apparato di potere di Vladimir Putin: la guerra spacca in due la Russia. Tensione con Sergei Shoigu

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L’intensificazione dell’offensiva russa in Ucraina malgrado i negoziati di pace secondo gli Usa è il segno di divisioni interne nell’apparato di potere putiniano. Tale interpretazione è prospettata dal New York Times nel suo titolo di apertura del giornale. «Smentendo le sue affermazioni su una de-escalation, mercoledì la Russia ha aumentato gli attacchi di bombe e artiglieria in Ucraina e ha inviato segnali contrastanti sulle prospettive di pace, suggerendo nuove tensioni nella gerarchia del Cremlino sul corso della guerra», scrive il NYT, che cita «una valutazione dell’intelligence statunitense appena declassificata secondo cui il presidente russo Vladimir V. Putin era stato male informato sull’andamento della guerra dai subordinati, che temevano la sua reazione alle difficoltà militari e alle battute d’arresto dell’esercito russo». 

 

 

Ciò, sempre nella valutazione di intelligence, «mostra l’isolamento di Putin e quella che sembra essere una crescente tensione tra lui e il ministero della Difesa, fino allo stesso ministro della Difesa, Sergei K. Shoigu, che un tempo era tra i membri più fidati della cerchia ristretta del Cremlino e di cui si parlava come un possibile successore di Putin». Il quotidiano osserva comunque che «non è chiaro se il rilascio dell’intelligence declassificata abbia lo scopo di seminare ansie nella cerchia di Putin nel quadro di una più ampia battaglia di comunicazione tra gli Stati Uniti e la Russia sull’Ucraina, la fonte delle peggiori tensioni tra le due potenze nucleari dai tempi della guerra fredda. Né è chiaro se l’intelligence sia attendibile».

 

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