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La Russia è pronta a staccare la spina all'Europa: niente pagamenti in rubli, niente gas

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Nessuno in Russia sta prendendo in considerazione l’idea di usare armi nucleari. Come riportato con grande evidenza sul sito della Tass, è quanto ha dichiarato in un’intervista alla PBS il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Secondo  Peskov, «nessuno ha neanche pensato di ricorrere» a tali devastanti ordigni. Il portavoce di Putin è inoltre tornato a parlare delle recenti dichiarazioni del presidente americano Joe Biden definendole «allarmanti». «Innanzitutto - ha detto Peskov - è un insulto personale e difficilmente si può immaginare che possa trovare spazio un insulto personale nella retorica di un leader politico e soprattutto del leader politico del più grande paese del mondo, gli Stati Uniti. Quindi siamo molto dispiaciuti per questo», ha sottolineato. «La sua dichiarazione sul fatto che Putin non debba stare al potere in Russia è ovviamente inaccettabile. Non spetta al presidente degli Stati Uniti decidere chi debba essere il presidente della Russia, è il popolo russo che è chiamato a deciderlo durante le elezioni». 

 

 

Toccando il tema delle sanzioni, Peskov ha affermato che «dovremo adattarci tutti a delle nuove condizioni, e sfortunatamente, queste condizioni sono piuttosto ostili» in quanto «siamo entrati nella fase di una guerra totale. I paesi dell’Europa occidentale, gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, stanno effettivamente conducendo una guerra contro di noi nel commercio, nell’economia, nel sequestro delle nostre proprietà, nel sequestro dei nostri fondi, nel blocco delle le nostre relazioni finanziarie. E dobbiamo adattarci alla nuova realtà», ha specificato il portavoce del Cremlino. Peskov ha fatto sapere pure che la Russia non fornirà gas naturale all’estero gratuitamente: «Senza pagamento niente gas, non intendiamo assolutamente fare beneficenza e fornire gas gratuitamente all’Europa occidentale». Peskov ha lasciato intendere che Mosca non consideri un problema il fatto che l’Europa si rifiuti di acquistare gas dalla Russia: il rifiuto dell’Europa occidentale di pagare il gas in rubli non porterà a stravolgimenti. 

 

 

Riferendosi alla continua tensione tra Russia e Nato, Peskov ha ricordato che «per un paio di decenni, abbiamo detto all’Occidente che temevamo che la Nato si muovesse verso est, avvicinandosi ai nostri confini con le sue infrastrutture militari. Per favore, abbiamo chiesto, prendetene atto, non spingeteci nell’angolo. Ma non è accaduto. Dopodiché abbiamo avvertito le diplomazie occidentali della nostra preoccupazione per il colpo di stato in Ucraina» ma anziché ricevere rassicurazioni al riguardo, Peskov mette alla luce invece le «garanzie» fornite alla nuova dirigenza politica «da Francia, Polonia e Germania». «Poi - prosegue il portavoce del Cremlino - abbiamo detto, abbiamo chiesto di venire ascoltati sui nostri timori che l’Ucraina entrasse nella Nato, perché una tale eventualità ci metterebbe in pericolo e rovinerebbe l’equilibrio della deterrenza reciproca in Europa. Anche in questo caso, nessuna reazione, così come non ci sono state reazioni alla nostra richiesta di avere una relazione paritaria con l’occidente. La Russia non ha alcuna intenzione di invadere o colpire il territorio della Nato. Se non ci costringono a farlo, non ci pensiamo. E non vogliamo pensarci».

 

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