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Torna il terrore nucleare a Chernobyl: incendi attorno alla centrale, bombardata la città dei tecnici

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L’Ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, attraverso i canali di internazionali di cui è punto di riferimento per il nostro Paese, ha appreso che negli ultimi giorni si sono verificati incendi nella «zona di esclusione» attorno alla centrale di Chernobyl. L’autorità di regolamentazione ucraina (Snsriu), fa sapere l’Isin, «ha valutato, sulla base di esperienze di diversi anni su tali incendi, nonché sulla base della contaminazione al suolo nella zona di esclusione, come basso il rischio radiologico e la Iaea concorda con tale valutazione».

 

La situazione nelle altre centrali ucraine, aggiunge Isin, rimane invariata e quindi complessivamente sotto controllo, sia pure sempre tenendo conto che tali impianti si trovano in una zona di guerra. L’Isin continua il monitoraggio h 24 della situazione in Ucraina grazie ai collegamenti con la rete internazionale e della situazione nazionale grazie alle due reti di rilevamento attive nel nostro paese, la rete di sorveglianza della radioattività ambientale (Resorad), e la rete automatica di monitoraggio per le segnalazioni di pronto allarme. Dall’inizio della guerra e fino ad oggi non si sono registrate anomalie riconducibili agli eventi in Ucraina nelle rilevazioni delle due reti, come pure non sono state ad oggi segnalate anomalie radiometriche da parte degli altri laboratori europei di monitoraggio della radioattività ambientale.

Intanto sono state sollevate alcune preoccupazioni per un disastro nucleare dopo che le truppe russe hanno iniziato a bombardare la città ucraina dove vive il personale che lavora nello stabilimento di Chernobyl. Il continuo bombardamento nella città di Slavutych, sede di molti operai e tecnici impiegati nella centrale nucleare, impedisce la rotazione dei lavoratori dentro e fuori l'impianto.

Al fine di garantire un qualsiasi rischio radioattivo, il personale deve potersi riposare a sufficienza e avere la capacità di prendere decisioni senza pressioni indebite. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) ha espresso «preoccupazione» dopo che l'Ucraina ha avvertito del bombardamento di Slavutych, la città costruita per ospitare i lavoratori di Chernobyl dopo il disastro del 1986. L'Ucraina ha affermato che i bombardamenti stanno mettendo a rischio i lavoratori nucleari e impedendo un'ulteriore rotazione del personale da e verso il sito.

L'alimentazione dell'impianto è stata temporaneamente interrotta durante i combattimenti all'inizio di questo mese e l'agenzia di regolamentazione nucleare ucraina ha dichiarato lunedì che i monitor delle radiazioni intorno all'impianto avevano smesso di funzionare. Dall'inizio dell'offensiva militare russa, il capo dell'Aiea ha più volte messo in guardia sui pericoli del conflitto, che è il primo a svolgersi in un Paese con un vasto parco nucleare composto da 15 reattori, oltre a Chernobyl. Grossi ha ribadito questa settimana di essere pronto a inviare attrezzature e personale per garantire la sicurezza degli impianti e «prevenire un grave incidente nucleare». 

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