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Gerard Depardieu l'«oligarca» fugge in Turchia dopo il sostegno alla Russia di Putin

Alessandra Zavatta
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Gérard Depardieu «in fuga» come gli oligarchi russi. Dopo la lite con il Fisco francese per le troppe tasse, il ricchissimo attore transalpino dal 3 gennaio 2013 è cittadino russo. Il decreto che ne ha riconosciuto la nuova nazionalità è stato firmato dal presidente Vladimir Putin che, tre giorni dopo, lo ha invitato a pranzo in una dacia con vista sul Mar Nero. E così è stato inevitabile che Depardieu abbia poi sostenuto l'annessione della Crimea da parte della Russia. Per ritrovarsi nell'elenco delle «persone non gradite» in Ucraina. Ma ora per Mosca si mette male. E, come gli oligarchi alla ricerca di un posto sicuro, ha deciso di vivere tra la Turchia e gli Emirati Arabi. Nel paese guidato da Recep Tayyip Erdogan ha progettato di ormeggiare «Notre Dame d'Afrique», un'imbarcazione per la pesca del tonno costruita nel 1964 che l'ingegnere navale Turhan Soyaslan sta trasformando in yacht con tanto di macchinari d'epoca da sistemare nella stiva. Ospiterà un appartamento su due livelli con ogni comodità, perché il burbero Gérard ha messo in vendita la casa di Parigi, le vigne e tutte le proprietà in Francia e vuole vivere navigando.

 

 

«Nulla di lusso», ci tiene a sottolinea riguardo al vascello. «Voglio soltanto vivere in pace circondato dal mare. Per questo ho acquistato due pescherecci, uno sarà ancorato a Istanbul e l'altro a Dubai. Non voglio più stare in Francia, ci andrò soltanto per girare un film». «Notre Dame d'Afrique», imbarcazione in legno lunga diciannove metri e mezzo, è stata scovata in un cantiere di Marsiglia nel 2019; il restauro sarà terminato a breve.

 

 

In Turchia, a Marmaris, è attraccato due giorni fa, dopo il viaggio dalle Antille, «Eclipse», lo yacht con sistema di difesa anti-missile del patron del Chelsea, Roman Abramovich, oligarca russo «inseguito» dalle sanzioni perché ritenuto «amico di Putin». Poco lontano, a Bodrun, ha ormeggiato il 21 marzo l'altro yacht, il «My Solaris», spostato dal Montenegro. A «far compagnia» a Depardieu a Dubai ci sarà invece l'oligarca bielorusso Andrey Melnichenko che negli Emirati Arabi ha sistemato il «Motor Yacht A». Il «Sailing Yacht A» è, invece, fermo a Trieste, congelato dalla Guardia di Finanza in base alle sanzioni adottate in relazione alla guerra tra Russia e Ucraina. Da Dubai è partito in questi giorni Depardieu, prima di fare scalo a Istanbul e studiare la nuova sistemazione.

 

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