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Molto peggio di Chernobyl e della bomba nucleare. Il disastro ambientale e la salvezza dalla Russia

Federica Pascale
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La centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, è adesso nelle mani dei russi. Questa novità dal fronte fa tremare tutta Europa, nel ricordo del disastro che avvenne a Chernobyl nel 1986. A discuterne in studio con Barbara Palombelli a Stasera Italia, c’è la giornalista e inviata di guerra Chiara Giannini che, durante la puntata di venerdì 4 marzo, ha spiegato meglio quali sono i rischi che corriamo: “Abbiamo rischiato veramente uno scoppio di qualcosa di nucleare, che non fosse una bomba atomica, ma proprio una centrale intera. Abbiamo visto anche gli effetti negli anni successivi a Chernobyl”. Nonostante questo, “il fatto che la centrale sia finita in mano ai russi non è poi così grave, nel senso che loro potrebbero voler preservare la centrale”. In effetti, se scoppiasse un disastro atomico, non sarebbero soltanto i paesi europei ad essere colpiti, ma anche la Russia. “Non credo che abbiano l'interesse in questo momento a far scoppiare una disastro ambientale di questo tipo” puntualizza Giannini. Certo, però, il rischio esiste. “Ci sono anche altre centrali nucleari e siti di questo tipo. Una guerra non si può sottovalutare perché qualsiasi missile o bomba potrebbe colpirlo in qualsiasi momento” conclude.

 

 

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