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Charlene di Monaco ancora malata, l'ultimo sospetto sul ricovero in clinica: "Diversi mesi"

Giada Oricchio
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Rehab, miliardari, divorzio, bugie e segreti. La vita di Charlène di Monaco è un mistero fitto, fitto. Come ha rivelato “Dagospia”, Sua Altezza Serenissima è ricoverata dal 9 novembre nella clinica di lusso “The Kusnacht Practice” in Svizzera. Un rehab per vip che tratta l’abuso di qualsiasi sostanza stupefacente (droghe, alcool, gioco d’azzardo), la salute mentale (depressione, bornout, ansia cronica) e le diverse tipologie di disordini alimentari. Undici sono invece gli approcci terapeutici per riabilitare il paziente. Il Kusnacht Practice è una struttura unica, dove professionalità e privacy si fondono in livelli eccezionali.

La clinica offre cure professionali e su misura inambienti extra lusso: un cliente per volta, in una residenza con vista panoramica sul lago di Zurigo, n servizio a 5 stelle e terapista dedicato 24h. Il team di Kusnacht lavora sul principio che nessuna modalità da sola può porre fine al comportamento distruttivo di dipendenza e “a tal fine dispiega un'ampia gamma di metodi psicoterapeutici all'avanguardia come la stimolazione magnetica transcranica (un impulso elettrico genera un campo magnetico che penetra attraverso il cranio ed induce lo stimolo nel tessuto nervoso per modulare l’attività dei neuroni, nda), il ripristino biochimico, la meditazione, la consapevolezza e la terapia intensa”.

Il cliente - come realisticamente la clinica vede il malato - è posto al centro dell’offerta che parte da 400,000 USD al mese a salire. Difficile pensare che il ricovero di Charlène Wittstock in una clinica simile non sia stato programmato molto prima che si decidesse a lasciare il Sud Africa dove si era rifugiata per 9 mesi. “The Kusnacht Practice” crede in quattro principali pilastri del trattamento: psicoterapia, restauro biomolecolare, trattamenti complementari e consulenza spirituale. Ma prima il cliente viene sottoposto “a una disintossicazione medica completa in un ambiente sicuro e protetto. Il programma di livello mondiale è più efficace se personalizzato in base alle esigenze del cliente, per una durata compresa tra 28 e 360 ​​giorni”.

Ecco perché nel comunicato ufficiale rilasciato dal Rocher, palazzo Grimaldi, alla vigilia di Natale si precisava che la “convalescenza di SAS procedeva in modo incoraggiante, ma sono necessari ancora diversi mesi”.

In pratica la principessa potrebbe restare chiusa nella “Torre d’avorio” per un anno. E così si spiegherebbero anche le indiscrezioni su un piano reale per sostituirla negli eventi pubblici o in caso di divorzio, magari per “sopraggiunta incompatibilità con il ruolo di royal working”.

D’altra parte Alberto II ha già parlato di “profondo esaurimento fisico e emotivo”, contrariamente agli amici dell’ex nuotatrice che hanno denunciato una malnutrizione (solo liquidi) dovuta a malattia. In questa intricata e ombrosa storia, una brutta favola dark, è spuntato un milionario: il magnate russo Vlad Doronin. Il nome dell’ex fidanzato di Naomi Campbell era circolato già in estate quando alcuni magazine avevano sostenuto che avesse fatto visita alla 43enne principessa in Sud Africa. Adesso, è uno dei pochi ammessi al suo capezzale in Svizzera.

 

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