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Negli Usa vietato il topless sulla spiaggia, le donne fanno ricorso alla Corte Suprema

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Arriva alla Corte Suprema degli Stati Uniti il ricorso di un gruppo di donne contro il divieto a prendere il sole topless sulla spiaggia di Ocean City, in Maryland. Nel ricorso le donne affermano che l’ordinanza approvata nel 2017 dalla cittadina è incostituzionale perché discriminatoria, negando alle bagnanti donne quello che è permesso agli uomini, cioè andare a torso nudo.

 

 

La corte d’appello federale di Richmond lo scorso agosto ha dato ragione, all’unanimità, alle autorità cittadine, affermando che, come fanno moltissime altre località balneari degli Stati Uniti dove il topless sulla spiaggia è un tabù, hanno imposto le restrizioni alle donne, e non agli uomini, per tutelare la sensibilità pubblica. E quindi ora le donne del Maryland hanno deciso di rivolgersi alla Corte Suprema per chiedere di accogliere il loro ricorso, sottolineando se la «protezione delle sensibilità morali tradizionali» sia così importante da poter imporre anche comportamenti discriminatori nei confronti delle donne.

 

 

 Ora la Corte potrà dare una risposta entro il prossimo sette gennaio. Non è la prima volta che la Corte Suprema viene chiamata in causa da gruppi di donne che si battono contro ordinanze anti topless: nel 2020 non aveva accettato il ricorso presentato da tre donne che erano state multate in New Hampshire per essersi mostrate a seno nudo, ed avevano sempre usato l’argomento dell’incostituzionalità dei divieti rivolti solo alle donne.

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