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Meghan Markle a New York: "Scandalosa". La duchessa con abiti e gioielli da 450mila euro all'evento per i Paesi poveri

Giada Oricchio
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Vestiti, gioielli costosi e jet privati: l’eco warrior Meghan Markle scatena i tabloid inglesi. E non sfugge la dedica alla Royal Family o meglio al titolo nobiliare. Harry d’Inghilterra e Meghan Markle hanno fatto la loro prima uscita pubblica dalla nascita di Lilibet Diana lo scorso 4 giugno per partecipare al Global Citizen Live di New York, il concerto benefico più grande al mondo che per ventiquattro ore ha unito tutti e cinque i continenti con l’obiettivo di chiedere la fine della povertà estrema entro il 2030 e raccogliere fondi per i Paesi più bisognosi. A far discutere però è di nuovo la doppia morale dei Duchi di Sussex: cambi d’abito e monili sfarzosi a ogni impegno di lavoro.

La prima tappa del tour è stato l’One World Observatory, cioè la Freedom Tower, sorta dove una volta c’erano le Torri Gemelle, il secondo con l’ambasciatore americano alle Nazioni Unite per una conferenza su una equa distribuzione dei vaccini nel mondo, a seguirela visita in una scuola di Harlem, dove Meghan Markle ha letto ai bambini il suo libro “The bench” e poi il pranzo nel ristorante Melba’s, specializzato in cucina afroamericana, dove hanno promesso di donare 25.000 euro ai dipendenti colpiti dalla pandemia e infine l’apparizione a Central Park per il Global Citizen Live. Un tour organizzato nei minimi dettagli per dire al mondo quanto sono caritatevoli, misericordiosi e inclusivi (con tutti tranne che con le rispettive famiglie, nda) e ogni volta un outfit diverso e costosissimo. Secondo i tabloid britannici tre dettagli hanno tradito la voglia di fama di Harry e Meghan.

Il “Daily Mail” ha sottolineato l’ipocrisia di Markle: 450 mila dollari in orecchini, orologio e bracciali firmati Cartier e look tutti rigorosamente griffati, compreso l’iconico cappotto di cashmere Max Mara assolutamente troppo pesante per i 25° di New York. Si legge sul tabloid: “Meghan ha visitato una scuola di Harlem frequentata da bambini che vivono di buoni pasto comunali, con indosso un altro cappotto in cashemere da 5.480 dollari, di Loro Piana, copriva un tailleur pantalone da 7mila 500, con sotto tacchi a spillo rossi Manolo Blahnik da 581 dollari”. Senza dimenticare il vestito bianco a campana firmato Giorgio Armani indossato sul palco del Global Citizen Live a Central Park. Tutto questo alloggiando in una suite al Carlton Hotel da 3.000 euro a notte.

Ma c’è dell’altro: Harry e Meghan hanno indossato microfoni nascosti e si sono portati dietro un operatore che ha ripreso tutta la tre giorni per un documentario di prossima uscita su Netflix. Come dire: “facciamo beneficenza e vogliamo farlo sapere a tutto il mondo”.

A scatenare l’ironia dei sudditi di Sua Maestà è stato anche l’utilizzo del jet privato per andare e tornare dalla loro magione di Montecito in California. Non a caso li hanno ribattezzati “eco-warrior”, in senso di dileggio, versione aggiornata di “comunista con il Rolex”.  Ma il punto più basso lo ha toccato la Duchessa di Sussex in solitaria: la borsa Dior di Lady Diana, la suocera mai conosciuta ma di cui non perde occasione per sfruttarne il ricordo, che lei ha personalizzato con l’acronimo “DSSOS” ovvero Duchessa di Sussex. Insomma, Meghan Markle denigra la Royal Family, ma si tiene ben stretto il titolo reale concesso da Elisabetta II. A quello tiene sopra ogni cosa al mondo: “Toccatemi tutto, ma non il mio blasone”.

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