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Principe Filippo, "la vera causa della morte". Buckingham Palace svela il referto ufficiale

Giada Oricchio
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Buckingham Palace ha rivelato le vere cause della morte del principe Filippo, duca di Edimburgo, scomparso il 9 aprile scorso. E spuntano due atti di riverenza. Il marito della Regina Elisabetta II si è spento di “vecchiaia”, è scritto nero su bianco sul certificato di morte reso pubblico ieri pomeriggio e firmato da Sir Huw Thomas, capo dello staff medico di fiducia dei Windsor.  Filippo è morto “serenamente” all’età di 99 anni e non c’è stata una causa specifica o un trauma che ha determinato il trapasso.

La menzione “old age” è ammessa dalla normativa britannica se il paziente ha oltre 80 anni e se il medico che sigla il referto si è preso personalmente cura del malato per un lungo periodo così da poterne osservare il graduale declino. Questo significa che anche le condizioni del cuore, per le quali la settimana prima del decesso fu sottoposto a un intervento chirurgico definito di routine, non erano così gravi da determinare la morte.  

Il certificato è stato registrato da Brigadier Archie Miller-Bakewell, il segretario personale di Filippo, il 13 aprile, cioè 4 giorni prima dei funerali al Castello di Windsor e "nasconde" due omaggi. Il nome completo sul documento è: “Sua Altezza Reale Principe Filippo, Duca di Edimburgo precedentemente conosciuto come Principe Filippo di Grecia e Danimarca precedentemente conosciuto come Filippo Mountbatten”. Una forma di rispetto verso il marito di Elisabetta che tanto aveva combattuto con la Royal Family per mantenere e usare il suo cognome originario "Mountbatten". Mentre alla voce lavoro c’è scritto: “Principe di Gran Bretagna e Ufficiale della Marina Militare” per celebrare ancora una volta la carriera militare di successo di cui era enormemente orgoglioso.

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