Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Manifestanti pro Trump in piazza. Edifici evacuati e scontri con la polizia. Capitol Hill in lockdown

  • a
  • a
  • a

Capitol Hill è stato posto in lockdown e diversi edifici sono stati evacuati per le proteste dei sostenitori di Donald Trump che hanno sfondato alcune barricate raggiungendo l’ingresso del Congresso. La polizia ha ordinato l’evacuazione del Madison building, «lasciando le porte chiuse ma non a chiave». Agli occupanti della Cannon House è stato chiesto di prendere i kit di emergenza e raggiungere il tunnel di collegamento con un edificio vicino.

I manifestanti pro-Trump a Washington hanno cercato di farsi strada per entrare nel Campidoglio, scontrandosi con la polizia. Il Congresso è riunito per ratificare i voti del Collegio elettorale, che hanno portato alla vittoria del democratico Joe Biden. I manifestanti favorevoli a Trump, che si oppone alla ratifica, si sono radunati vicino alla Casa Bianca, dove il magnate li ha incitati a marciare verso il Campidoglio.

La polizia del Campidoglio di Washington ha ordinato l’evacuazione di alcuni edifici del Congresso, mentre migliaia di sostenitori del presidente uscente Donald Trump sono riuniti nell’area per protestare contro l’esito delle presidenziali. La polizia ha comunicato al personale del Congresso di evacuare il Cannon House Office Building e l’edificio che ospita la Library of Congress. Non è stato immediatamente chiaro cosa avesse provocato specificamente l’evacuazione. I video pubblicati online mostrano manifestanti che litigavano con gli agenti del Campidoglio, mentre la polizia spara spray al peperoncino per bloccarli.

Intanto all'interno del Congresso vari deputati repubblicani leali al presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, hanno contestato formalmente la vittoria alle elezioni presidenziali di Joe Biden, obiettando ai risultati statali dell’Arizona. Alla Camera, il deputato Paul Gosar dell’Arizona, affiancato dal senatore Ted Cruz del Texas, si è alzato per opporsi all’accettazione dell’esito del voto. L’obiezione ora costringe a due ore di dibattito alla Camera e al Senato, con deliberazioni separate.

Dai blog