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Annabelle, social impazziti sul caso della bambola demoniaca sparita dal museo

Costanza Cerasi
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E' scoppiata una bufera sui social sulla possibile scomparsa della bambola demoniaca Annabelle dal museo dell’occulto del Connecticut, il Warren Museum. La bambola è stata resa famosa dall'omonimo prequel di “Conjuring” del 2014, insieme al suo prequel, “Annabelle: Creation,” e il sequel “Annabelle Comes Home”. Secondo un articolo di Entertainment Weekly, la vera bambola apparteneva ad una studentessa infermiera, che dopo aver notato strani ed inspiegabili fenomeni, ha contattato i Warren, proprietari del museo. Da allora, la bambola è stata posta in una teca di vetro all’interno del museo.

Sui social era esploso il caso della sparizione a causa della traduzione errata di un articolo dell’Hollywood Reporter. L’attrice Annabelle Wallis di Peaky Blinders lo scorso 14 agosto aveva ricordato che sul set del film La Mummia l’attore Tom Cruise corse con lei davanti alla telecamera. A causa della traduzione di un utente cinese l’intervista si è all’improvviso trasformata con il titolo “Annabelle è scappata” scatenando un vero e proprio giallo sul web.

Annabelle arrivò nel museo Warren negli anni '70 grazie ai due investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren (interpretati nei film dedicati alla famosa bambola da Patrick Wilson e Vera Farmiga). Sono loro che per primi avevano dichiarato che la bambola era posseduta da un demone. Lorraine Warren è morta l'anno scorso all'età di 92 anni. Fortunatamente le voci riguardo alla fuga della bambola demoniaca erano false. Il museo dell’occulto dove è custodita è stato costretto a chiudere nel 2017 a causa di violazioni e gli oggetti che sono al suo interno sono custoditi dal genero dei Warren, Tony Spera. 

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