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Coronavirus, i misteri mai chiariti sui test di Wuhan

Mariano Bizzarri e Alessandro Sansoni
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Il video della puntata del 16 novembre 2015 di TGR Leonardo ha riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica il tema delle armi biologiche prodotte nei laboratori cinesi, inducendo taluni a ritenere che il Covid-2019 possa avere un'origine riconducibile a manipolazioni genetiche. Le smentite giunte da più parti, oltre ad apparire eccessivamente frettolose, non dissipano i dubbi sugli esperimenti effettuati in Cina. Non a caso Matteo Salvini ha presentato un'interrogazione parlamentare. Cerchiamo allora di stare ai fatti. Sappiamo che il Sars-Cov-2 (Covid-19) è stato segnalato in Cina per la prima volta a dicembre 2019. La sua sequenza è stata definita dalle autorità cinesi nel gennaio scorso. Il primo caso negli Usa è stato identificato il 15 gennaio: significa che l'epidemia ha cominciato a diffondersi già dal novembre 2019. Al 30 gennaio erano stati segnalati circa 10.000 casi con 220 morti certificate. Nello stesso giorno l'Oms ha dichiarato l'epidemia Public Health Emergency of International Concern.  Per approfondire leggi anche: La Cina nasconde i morti di Wuhan Sappiamo, inoltre, che il Wuhan Center for Disease Control and Prevention è un BioLab-4, ossia un laboratorio biologico ad alto contenimento, indispensabile per contrastare rischi biologici dovuti a epidemie naturali, abusi intenzionali e diffusioni accidentali. Il funzionamento di questi laboratori è condizionato al rispetto di rigorosissimi criteri di sicurezza che alcuni stati, come la Cina, non sempre hanno rispettato come dovuto, determinando la dispersione accidentale di microbi, come rilevato dall'Oms nel 2018. La Cina, secondo uno studio dell'Institute for Defence Studies and Analyse, dispone inoltre di ulteriori 30 laboratori semi-segreti dove si lavora alla costruzione di armi biologiche e quello di Wuhan... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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