Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Trump licenzia John Bolton via Twitter

Il consigliere per la Sicurezza nazionale replica: "Sono stato io a dimettermi"

Silvia Sfregola
  • a
  • a
  • a

Fuori un altro: l'amministrazione Trump perde un altro pezzo. Questa volta tocca al consigliere per la Sicurezza nazionale John Bolton, l'ultimo di un lunghissimo elenco di persone rimosse/dimesse da quando il repubblicano è arrivato alla Casa Bianca il 20 gennaio 2017: dal ministro alla Giustizia Jeff Sessions, al segretario alla stampa Sean Spicer, ai chief of staff Reince Priebus e John Kelly. A dare l'annuncio della nuova porta che sbatte è stato Trump su Twitter: «Ho informato Bolton la scorsa notte che i suoi servizi non sono più necessari alla Casa Bianca. Sono in forte disaccordo con molte delle sue proposte, così come altri nell'amministrazione, quindi gli ho chiesto le dimissioni, che mi sono state presentate questa mattina». Ha aggiunto che intende nominare il successore la prossima settimana. Ma Bolton lo ha contraddetto all'istante, sempre su Twitter: «Ho presentato le mie dimissioni la scorsa notte e il presidente Trump ha detto 'Parliamone domanì». L'addio di Bolton sembra sia arrivato a sorpresa alla Casa Bianca, visto che solo un'ora prima era stata annunciata una conferenza stampa in sua presenza, riferiscono i media statunitensi. Note erano le difficili relazioni di Bolton con il segretario di Stato, Mike Pompeo, tanto che i due non si sarebbero rivolti la parola se non negli incontri ufficiali. E Pompeo ha confermato la distanza, secondo AFP: «Ci sono state molte occasioni in cui Bolton e io siamo stati in disaccordo, questo è certo», ha detto ai giornalisti, e «il presidente può avere lo staff che vuole». L'ormai ex consigliere, nominato nell'aprile 2018 per il ruolo che era già stato di Michael Flynn e HR McMaster, ha assunto posizioni dure su molte questioni chiave in politica estera, scontrandosi per questo con il magnate che su alcuni dossier era più favorevole a posizioni più morbide. Tra i punti di attrito, anche le relazioni con il presidente russo, Vladimir Putin, e il leader nordcoreano, Kim Jong-un. L'intransigenza su altri temi, come l'affossamento dell'accordo sul nucleare iraniano o del trattato sui missili nucleari di medio raggio Inf, li ha invece trovati d'accordo. Intanto, il successore ad interim di Bolton sarà Charles Kupperman, sinora suo vice, ha riferito Bbc citando la Casa Bianca.

Dai blog