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L'allarme di al-Serraj all'Italia: "800mila migranti pronti a invadervi"

Tra loro ci sarebbero anche criminali e jihadisti legati all'Isis

Carlo Antini
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Il peggioramento della situazione in Libia potrebbe spingere 800mila migranti e cittadini libici verso le coste europee e l'Italia, tra loro anche criminali e jihadisti legati a Isis. Ad affermarlo è il premier del Governo di accordo nazionale (Gna) della Libia, Fayez al-Serraj, in un'intervista al Corriere della Sera. "Ho ripetuto più volte che questa è una vera e propria guerra contro di noi, una guerra che ci è stata imposta. Noi siamo una popolazione pacifica. Le nostre forze armate e la nostra popolazione si stanno difendendo. I nostri combattenti stanno operando sul campo. Noi difenderemo le nostre città, la guerra è ancora aperta e i combattimenti continuano", ha dichiarato Sarraj nell'intervista. "Noi ci auguriamo che la comunità internazionale operi al più presto per la salvezza dei civili", ha proseguito facendo riferimento agli scontri delle forze del Gna con quelle del maresciallo Khalifa Haftar che il 4 aprile hanno lanciato l'offensiva su Tripoli. "Dall'altra parte stanno attaccando le strutture civili, le strade, le scuole, le case, l'aeroporto e le strutture mediche: ambulanze e ospedali. Il generale Haftar dice che sta attaccando i terroristi ma qui ci sono solo civili. Domenica in realtà avrebbe dovuto iniziare la conferenza nazionale libica e invece l'azione di Haftar ha bloccato l'incontro", ha proseguito il primo ministro.

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