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Sparito dopo la vittoria di Bolsonaro. Cesare Battisti prepara l'ultima beffa

Il neopresidente aveva promesso l'estradizione del terrorista

Davide Di Santo
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Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Pac che da anni si rifugia in Brasile, è irreperibile da giorni. "Era qui domenica, poi non l'ho visto più", dicono i testimoni di Cananeia dove abita da aprile, sentiti da La Stampa. Domenica scorsa l'ultra conservatore Jair Bolsonaro ha vinto le elezioni presidenziali promettendo all'Italia l'estradizione del latitante protetto in Brasile grazie alla clemenza concessa dall'ex presidente Lula da Silva. Secondo un vicino di casa "da lunedì non c'è nessuno in casa, la sua Prisma grigia è parcheggiata nel cortiletto, da fuori sembra tutto in ordine, come quando parte per le ferie. Mario racconta che ultimamente c'è stato molto movimento, c'era una coppia straniera con un bambino. Dalla descrizione dovrebbe essere Valentine, la figlia maggiore di Battisti, che oggi ha 33 anni e fino ad ora era venuta solo due volte a visitarlo in Brasile". "Al baretto dove compra le ricariche telefoniche almeno due volte a settimana non lo vedono da dieci giorni", si legge ancora. Il direttore del tribunale di Cananeia Anderson Nascimento dice: "Il braccialetto elettronico è stato tolto in aprile, il mese dopo è caduto anche l'obbligo di firma una volta al mese" e "all'ambasciata italiana confermano che Battisti non può uscire dal Brasile, ma che è libero di circolare in tutto il Paese". 

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