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Orge e prostitute pagate coi fondi per Haiti, Ong britanniche nell'occhio del ciclone

Dopo Oxfam lo scandalo si allarga ad altri enti. I media inglesi: "Festini in stile Caligola" dopo il terremoto e in Ciad

Davide Di Santo
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Orge con prostitute pagate con i soldi per aiutare le popolazioni colpite da catastrofi e povertà. L'organizzazione non governativa Oxfam è nell'occhio del ciclone dopo le rivelazioni del Times  secondo cui responsabili dell'ong si sarebbero intrattenuti in vere e proprie orge con prostitute - forse anche con minorenni, e definite dal giornale inglese in "stile Caligola" - ad Haiti dopo il terremoto del 2010, pagate con fondi raccolti a scopi umanitari. Il governo britannico ha rivendicato "un'inchiesta completa e urgente" su queste accuse mentre Penny Mordaunt, ministra britannica per la Cooperazione internazionale, parla di "fallimento morale". Il suo dicastero ha finanziato l'Ong con 32 milioni di sterline solo lo scorso anno. La Mordaunt attende spiegazioni in un incontro fissato per domani, pena la confermata minaccia d'un taglio dei fondi. Secondo il Times, dipendenti di Oxfam - confederazione di organizzazioni umanitarie la cui sede si trova a Oxford, in Gran Bretagna - avrebbero "reclutato" giovani prostitute nel 2011 ad Haiti nel corso di una missione successiva al sisma che distrusse il Paese nel 2010 facendo più di 300mila morti. Il caso oggi è tornato in prima pagina per le informazioni diffuse da The Observer, il domenicale del quotidiano The Guardian: sulla base di testimonianze di ex collaboratori dell'organizzazione, anche nel 2006 in Ciad ci sarebbero state frequentazioni tra personale dell'ente e prostitute.  Lo scandalo si allarga anche ad altre organizzazioni non governative umanitarie. Il Times cita anche Save the Children e Christian Aid. La Croce Rossa britannica ammette cinque casi di sospette molestie in patria.  

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