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Pistorius, pena raddoppiata a 13 anni e 5 mesi: voleva uccidere Reeva

Pistorius in aula

Il processo d'appello al campione paralimpico

Daniela Cursi
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Non più sei, ma tredici anni e 5 mesi di carcere per Oscar Pistorius, l'atleta paralimpico condannato per l'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp. La modella sudafricana, noto volto della Avon, morì sul colpo nel cuore della notte, raggiunta da 4 proiettili, sparati da Pistorius attraverso la porta nel 2013, mentre si trovava bel bagno della casa dell'atleta a Silver Lakes (Pretoria, Sud Africa). La Corte suprema del Sudafrica ha confermato la condanna e raddoppiato gli anni di reclusione rispetto al precedente verdetto. La prima fase dell'iter giudiziario relativo al caso “Pistorius” si chiuse nel 2014 con la sentenza di omicidio colposo. Secondo il giudice di primo grado, infatti, l'atleta aveva scambiato la fidanzata per un ladro. Per lui, 5 anni di carcere. L'Appello, però, giudicò il reato come omicidio volontario. Non più incidente, dunque, ma atto voluto: l'uccisione della Steenkamp fu interpretata in secondo grado come il culmine di un litigio. Diversi testimoni, infatti, rivelarono allora di aver udito molti rumori provenienti dalla casa di Pistorius prima della sparatoria. La reclusione fu portata a 6 anni. Accolto infine il ricorso della pubblica accusa contro il secondo verdetto, la Corte suprema del Sudafrica ha pronunciato la condanna a 13 anni e 5 mesi di reclusione.

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