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Marocco, re Mohammed VI rimuove 4 ministri e 15 alti funzionari

Il re del Marocco Mohammed VI

Dopo l'indagine della Corte dei Conti sul progetto di sviluppo denominato “Al Hoceima Manarat Al Moutawassit”

Silvia Sfregola
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Il re del Marocco, Mohammed VI, ha revocato l'incarico di 4 ministri e 15 alti rappresentanti delle istituzioni. Secondo una nota di Palazzo reale, la decisione è stata presa dopo un incontro con il presidente della Corte dei Conti, Driss Jettou, che ha illustrato le conclusioni di un rapporto sul programma di sviluppo "Al Hoceima: Manarat Al Moutawassit" (Al Hoceina, città faro del Mediterraneo). La Corte ha confermato l'esistenza di numerose disfunzioni registrate nel precedente governo, guidato da Abdelillah Benkirane, e ha rivelato che molti settori ministeriali ed enti pubblici non hanno onorato i loro impegni nell'attuazione dei progetti. Inoltre, le spiegazioni fornite non giustificano il ritardo nell'esecuzione di questo programma di sviluppo. Nel rapporto si precisa che non esistono comunque casi di appropriazione indebita o malversazione e si aggiunge che, considerando l'importanza del programma, e di diversi partner, si rende necessario che il governo e la commissione ministeriale assumano il controllo diretto, su iniziativa del ministero dell'Interno, in particolare durante la sua fase di lancio. L'incarico è dunque stato revocato al ministro dell'Istruzione, della Formazione professionale, dell'Insegnamento superiore e della Ricerca, Mohamed Hassad, in qualità di ministro dell'Interno del precedente governo; il ministro della Pianificazione nazionale, urbana e della Casa, Mohamed Nabil Benabdellah, come ministro della Casa e della politica urbana del governo precedente; il ministro della Sanità, El Houcine Louardi, come ex ministro della Salute; il Segretario di Stato al ministero dell'Istruzione, Larbi Bencheikh, come ex direttore generale dell'Ufficio della formazione professionale e della promozione del lavoro. Il re ha deciso di sollevare anche Ali Fassi Fihri, direttore generale dell'Ufficio nazionale dell'Elettricità e dell'Acqua potabile. È stata notifica la non soddisfazione del Sovrano e la decisione di non affidare mai future missioni a 5 ex responsabili nel governo di Benkirane e a 14 alti responsabili amministrativi pubblici. Nella stessa occasione il Re ha incaricato il Capo del Governo, Saad Eddine Al Otmani, di presentare proposte di nomina di nuovi responsabili governativi. Mohammed VI, pur rallegrandosi per gli sforzi fatti dal governo attuale in attesa di accelerare l'attuazione dei progetti programmati, ha dato i suoi alti orientamenti per trarre le lezioni dalle difficoltà che ha incontrato il programma "Manarat Al Moutawassit" per evitare le disfunzioni che potrebbero ostacolare la realizzazione dei cantieri di sviluppo nelle varie regioni del Regno.

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