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La blogger anti-corruzione dei "MaltaFiles" uccisa nell'esplosione della sua auto

Daphne Caruana Galizia saltata in aria per una bomba a pochi metri da casa. Muscat: "Atto barbaro, faremo giustizia"

Silvia Sfregola
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È rimasta uccisa nell'esplosione dell'auto su cui viaggiava a Malta la giornalista d'inchiesta e blogger Daphne Caruana Galizia, nota per i suoi lavori di denuncia su casi di corruzione e per l'impegno sui cosiddetti 'Malta Files'. In particolare aveva lanciato più volte accuse di corruzione che coinvolgevano il premier Joseph Muscat, tanto che lui aveva indetto a giugno elezioni anticipate, in cui era stato rieletto. "Chiunque sa che Caruana Galizia era fortemente critica nei miei confronti, sia dal punto di vista politico che personale, ma nessuno può giustificare questo atto barbaro in alcun modo", ha affermato Muscat. E ha aggiunto: "Questo è un attacco perfido a una cittadina e alla libertà di espressione. Non mi fermerò finché non sarà fatta giustizia. Il Paese merita giustizia". L'auto è esplosa, secondo quanto riferisce la polizia, a causa di una bomba. Daphne Caruana Galizia, 53 anni, era da poco uscita da casa a a Bidnija, nel nord dell'isola, ed era diretta a Mosta: a un certo punto la Peugeot 108 presa in affitto sulla quale viaggiava è esplosa ed è stata catapultata su un campo vicino alla strada. La reporter è morta sul colpo. Stando all'emittente TVM, uno dei figli ha sentito il rumore dell'esplosione e ha lanciato l'allarme alla polizia intorno alle 15. Sempre secondo TVM, 15 giorni fa la reporter aveva presentato denuncia alla polizia dicendo di avere ricevuto minacce. Una veglia in suo ricordo si terrà stasera a Sliema. Aveva cominciato a lavorare come giornalista nel 1987, per il Sunday Times of Malta; poi era passata al Malta Independent e recentemente scriveva su questo stesso giornale come editorialista. Ma quello che la rendeva più nota era il suo blog, il seguitissimo 'Running Commentary', in cui si occupava principalmente di casi di corruzione, evidenziando quando coinvolgevano politici locali. Caruana Galizia, nell'ambito del filone dei Panama Papers, fu la prima a svelare il coinvolgimento di due personalità maltesi: l'allora ministro per l'Energia Konrad Mizzi e il capo di Gabinetto Keith Schembri. Fu proprio a seguito di questo che nel 2016 fu nominata da Politico come una delle "28 persone che stanno dando forma e scuotendo l'Europa". Inoltre quest'anno ha accusato il premier Muscat e la moglie Michelle, sostenendo che dai documenti di una piccola banca maltese emergesse che Michelle Muscat era proprietaria della compagnia Egrant con sede a Panama e che ci fossero consistenti spostamenti di denaro fra quella società e conti bancari legati alla famiglia al potere in Azerbaigian. Proprio a seguito di quelle accuse Muscat, che ha sempre negato le accuse, convocò il voto anticipato di giugno. E a maggio i cosiddetti 'Malta files' avevano rivelato che Malta era diventata un paradiso fiscale all'interno dell'Europa per grandi imprese. "Ci sono corrotti ovunque. La situazione è disperata", ha scritto la giornalista nel suo ultimo post, pubblicato stamattina. Una portavoce dell'ufficio del primo ministro ha riferito alla Bbc che Malta ha chiesto l'aiuto internazionale, anche alle forze di polizia di Regno Unito e Usa, per trovare il responsabile dell'accaduto. Malta, con i suoi circa 400mila abitanti, è il Paese più piccolo dell'Unione europea. "Daphne Caruana Galizia assassinata come Siani. Uccidono i giornalisti quando sanno che stanno per scoprire la verità. Ora luce sull'omicidio!", ha commentato su Twitter il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani. E ha aggiunto: "Brutale omicidio di Daphne Caruana Galizia: tragico esempio di giornalista che ha sacrificato la vita per cercare la verità. Non sarà dimenticata".

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