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Gran Bretagna, torna a casa la bambina cristiana affidata a una famiglia musulmana

Silvia Sfregola
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È stata tolta alla famiglia affidataria musulmana e si trova adesso a casa della nonna la bambina di famiglia cristiana il cui caso aveva sollevato polemiche nei giorni scorsi nel Regno Unito dopo essere stato raccontato dal Times. Lo riporta il giornale stesso, riferendo che una giudice ha invitato i servizi sociali a cercare "sistemazioni culturalmente corrispondenti" per bambini vulnerabili. La giudice Khatun Sapnara, praticante musulmana, ha stabilito che la bimba, di cinque anni, anglofona e nata appunto da una famiglia cristiana, non doveva rimanere nella sistemazione che avevano trovato per lei i servizi sociali della circoscrizione londinese di Tower Hamlets. Secondo la giudice, è nel migliore interesse della bambina vivere con un membro della famiglia che possa tenerla al sicuro, promuovere il suo benessere e venire incontro alle sue necessità "in termini di etnia, cultura e religione". La bimba era stata affidata a marzo a una prima famiglia musulmana per quattro mesi, e negli ultimi due mesi a una seconda coppia musulmana. Il Times scrive che, per proteggere la bimba, non rivela le "circostanze insolite che quest'anno l'hanno portata a essere data in affidamento" e aggiunge che continuerà ad avere incontri regolari con la madre. Quando aveva riportato la storia per la prima volta, il giornale citava documenti riservati dell'autorità locale di cui diceva di avere potuto prendere visione. Raccontava inoltre che un supervisore dei servizi sociali aveva riferito che la bambina, in lacrime, aveva chiesto di non essere rimandata dalla famiglia dicendo che i suoi membri spesso non parlano inglese. Sempre secondo il giornale britannico, la bambina era stata incoraggiata a studiare l'arabo e un impiegato della circoscrizione diceva di avere sentito dire alla bambina che le era stata tolta una collana con un crocifisso.

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