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Torna l'asse franco-tedesco: "Con noi uniti l'Europa va avanti"

Dario Martini
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È tornato l'asse franco-tedesco. Parigi e Berlino, Macron e Merkel, sono determinati a fare fronte comune su tutti temi più importanti all'ordine del giorno. E "gelano" la premier britannica, Theresa May, sulla Brexit, in particolare sui diritti dei cittadini europei nel Regno Unito. La cancelliera tedesca e il presidente francese, per mostrare la rinnovata intesa, hanno tenuto una conferenza stampa congiunta al termine del Consiglio europeo di Bruxelles. "Quando la Germania e la Francia parlano a una sola voce, l'Europa può andare avanti. Non è solo un simbolo, è un'etica di lavoro", ha detto Macron, sostenendo che "l'Europa è la nostra migliore difesa davanti alle sfide internazionali". Macron ha inoltre ringraziato il presidente del Consiglio europeo, Donad Tusk, e il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, per il loro lavoro in materia di difesa europea. Dobbiamo accogliere i rifugiati, è un nostro dovere e un nostro onore», per questo « abbiamo deciso di accelerare le procedure del trattamento delle richieste d'asilo", ha aggiunto. La cancelliera Merkel ha spiegato che nel Consiglio Europeo di oggi "abbiamo discusso di sicurezza, antiterrorismo e la politica comune di sicurezza e difesa. Su questo c'è stata una collaborazione molto buona con la Francia. Credo che la cooperazione franco-tedesca abbia portato risultati molto positivi". Per quanto riguarda la Brexit, Tusk ha spiegato che "La prima impressione è che l'offerta" della Gran Bretagna "sia al di sotto delle aspettative". La premier britannica ha replicato che l'offerta è "equa e seria" e lunedì la "presenterò in forma scritta e per esteso". L'uscita di Londra dal blocco non era in agenda nella seconda giornata di lavori del Consiglio europeo, ma si sono sentiti forte e chiaro gli strascichi del confronto della sera prima. E i leader, dopo avere dato il via libera a una Difesa comune, con un fondo dedicato, hanno parlato tanto anche di immigrazione: nessun provvedimento particolare nelle conclusioni ma, ha riferito Tusk, i leader "si sono impegnati a lavorare di più nelle prossime settimane per coordinare gli sforzi e sostenere di più l'Italia". Sempre sulla proposta della May, per il premier Paolo Gentiloni «è una dimostrazione di buone intenzioni, ma sono tutte cose che vanno verificate nel merito". Sul tema immigrazione, da Macron è giunta un'ammissione: "Abbiamo mancato di equilibrio nella solidarietà", tanto sui migranti quanto nella crisi economica e "non abbiamo ascoltato l'Italia sull'ondata di migranti che stava arrivando". Quello dei rifugiati, in particolare, è uno dei temi su cui è venuto fuori lo scontro fra l'asse Macron- Merkel da una parte e il cosiddetto gruppo di Visegrad che raccoglie quattro Paesi dell'Europa dell'est: Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia; tanto che a margine del Consiglio si è tenuto un incontro di chiarimento fra Macron e i quattro rappresentanti di Visegrad.

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