Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Panama, è morto l'ex dittatore Noriega

Katia Perrini
  • a
  • a
  • a

L'ex dittatore di Panama Manuel Noriega è morto all'età di 83 anni. Condannato negli anni Novanta a 40 anni di carcere per spaccio di droga, riciclaggio, corruzione e violazione dei diritti umani, l'ex generale era stato rilasciato nel gennaio scorso per prepararsi a un delicato intervento chirurgico a causa di un tumore al cervello. La sua morte è stata annunciata dal segretario di Stato per le comunicazioni di Panama, Manuel Dominguez. Noriega ha governato con il pugno di ferro dal 1983 al 1989, quando l'esercito statunitense invase il paese dell'America centrale per rovesciarlo. Alleato degli Stati Uniti per decenni, alla fine degli anni '80 perse il sostegno Usa a causa dei suoi stretti legami con il cartello della droga di Medellin di Pablo Escobar, in Colombia, e per le violazioni dei diritti umani. «La morte di Manuel A. Noriega chiude un capitolo della nostra storia», ha scritto su Twitter il presidente di Panama, Juan Carlos Varela. Nato nel 1934, figlio illegittimo di un ragioniere e della sua cameriera, Noriega è cresciuto a Panama City. Dopo aver accettato una borsa di studio di un'accademia militare peruviana, entrò nella Guardia nazionale nel 1967, dove l'anno dopo venne promosso tenente. La sua prima alleanza con il generale Omar Torrijos lo ha posto sulla via del potere politico quando il suo mentore prese il controllo del Paese con il colpo di stato del 1968. Promosso a tenente colonnello, ricevette il comando dei servizi segreti militari da Torrijos, lavorando anche come informatore pagato per la Cia e raccogliendo informazioni sui gruppi e movimenti di sinistra in America Latina. Dopo la morte misteriosa di Torrijos, il 31 luglio 1981 in un incidente aereo, Noriega diventò capo di stato maggiore e rafforzò ulteriormente il suo potere e la sua influenza con la sua promozione a generale nell'agosto 1983, diventando il capo di governo di fatto. Ha governato Panama per quasi sette anni dal 1983, in un'epoca segnata da rivolte, repressioni e esecuzioni di oppositori politici. Anche se continuava ad essere un alleato chiave del governo degli Stati Uniti, 'Faccia d'Ananas', come era stato soprannominato all'epoca dai media Usa a causa delle cicatrici lasciate dal vaiolo, si arricchì con il narcotraffico, fino a quando nel 1987 alcuni ufficiali panamensi lo accusarono di corruzione, uccisioni e frodi elettorali, innescando proteste di massa a Panama. A Miami fu aperta una inchiesta nei suoi confronti, gli Usa imposero delle sanzioni economiche e le truppe americane fecero grandi esercitazioni e manovre, che Noriega considerò provocatorie e in violazione del trattato del Canale di Panama. Il 15 dicembre 1989 la stampa statunitense riportò che Noriega aveva dichiarato lo stato di guerra contro il governo di Washington. Le forze americane invasero Panama nel dicembre 1989, ma Noriega fuggì, rifugiandosi alla nunziatura vaticana a Panama City. Dopo dieci giorni, durante i quali le truppe americane usarono la guerra psicologica, suonando musica rock ad altissimo volume per farlo uscire, Noriega si arrese il 3 gennaio 1990. Condannato per traffico di droga, ha scontato 20 anni di carcere negli Stati Uniti, prima di essere estradato in Francia per scontare una ulteriore condanna per riciclaggio di denaro. Dal 2011 era in prigione a Panama.

Dai blog